“Quando c’è un’area a rischio idrogeologico è obbligatorio per legge il coinvolgimento dell’Autorità di Bacino del Tevere nell’ambito di una conferenza di servizi che riguardi in qualche modo quell’area”. Lo afferma all’Adnkronos Carlo Ferranti, dirigente dell’Ufficio Piani e Programmi dell’Autorità, a proposito della conferenza di servizi convocata dalla Regione Lazio circa un mese fa in seguito alla richiesta della Daf Srl per il rinnovo di una concessione per il conferimento di rifiuti inerti in una cava a Corcolle, a pochi passi da Villa Adriana. “Non sappiamo nulla di questa conferenza di servizi, non siamo stati convocati – dice Ferranti – ma da quello che ho letto sulla stampa, la zona per la quale la Daf chiede il rinnovo dell’autorizzazione è critica e non mi sembra il sito ideale per fare una discarica. Per una serie motivi, non ultimo la presenza di Villa Adriana”. La Soprintendenza Speciale di Roma, che invece partecipa alla conferenza di servizi, ha espresso un parere negativo sul rinnovo della concessione. Nella relazione, inoltre, afferma che quell’area appartiene “a un ambito a rischio idrogeologico, interessata dal corridoio ambientale del fosso dell’Acqua Rossa: come è registrato nella cartografia del Piano di Assetto Idrogeologico”. Già nel 2012, quando si paventò la realizzazione di una discarica in quella stessa zona, l’Autorità di Bacino del Tevere aveva espresso un parere negativo. “Oggi non abbiamo la documentazione relativa alla cava per la quale la Daf chiede il rinnovo dell’autorizzazione, ma se è un’area a rischio, chi convoca la conferenza di servizi è tenuto a coinvolgerci per legge”, conclude Ferranti.
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