Tre persone sono state arrestate dalla polizia di Stato per tentato omicidio e rapina. Tra gli indagati noto esponente clan criminale. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stata notificata a F.C., 42 anni, detto “Massimo”, con precedenti di polizia per delitti contro il patrimonio e la persona; al figlio G.C., 19 anni, detto “Pippo”, e ad un bosniaco S.R., 31 anni.
L’attivita’ investigativa ha avuto inizio in seguito ad una violenta aggressione avvenuta nel novembre 2017 in via Fratelli Marchetti Longhi nei confronti di un cittadino nigeriano che, dopo essere stato rapinato e colpito al torace con numerosi fendenti, e’ stato trasportato, in codice rosso, al Policlinico “Casilino” e ricoverato in prognosi riservata. Nonostante la gravita’ delle ferite, la vittima e’ riuscita a raccontare ai poliziotti la dinamica di quanto accaduto. In particolare, ha spiegato di avere visto i tre, intenti ad impossessarsi di effetti personali e capi di abbigliamento (40 paia di scarpe) che poi venivano venduti nei mercatini rionali, prelevandoli da un furgone adibito a “magazzino”, parcheggiato all’interno del cortile di un’abitazione di via Fratelli Marchetti Longhi. A quel punto la vittima, dopo avere sfilato le chiavi del mezzo per impedire loro di allontanarsi, ha chiesto spiegazioni su tale attivita’. Ma per tutta risposta il nigeriano e’ stato dapprima picchiato dal 19enne, che ha cercato di riprendersi le chiavi del mezzo, e poi e’ stato colpito con fendenti dal 42enne, presumibilmente con un cacciavite.
(FOTO D’ARCHIVIO)