Il nuovo scontro sui rifiuti a colpi di articoli e querele

Lozza annuncia un procedimento nei confronti di Cinque Quotidiano. La nostra risposta alle accuse uscite sui giornali

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Valter Lozza, noto imprenditore del business dello smaltimento dei rifiuti ha deciso di trascinarci in tribunale per un articolo [link] pubblicato da noi dal quale si ritiene diffamato. Una scelta legittima, della quale sarà la magistratura a valutare la fondatezza. Meno legittimo forse, o quanto meno consueto, invece è annunciare la querela attraverso un articolo, pubblicato sabato 28 luglio sui “suoi” quotidiani Ciociaria Oggi e Latina Oggi, che induce i lettori a credere che cinquequotidiano.it abbia pubblicato delle frasi che lo riguardano, citate nel pezzo firmato dal direttore responsabile, Alessandro Panigutti come dei virgolettati, che in realtà non sono state scritte su questo giornale.  Scrive infatti Panigutti: «E’ accaduto che, stanco di vedersi additato come «il successore di Cerroni alla guida dell’impero dei rifiuti», accostato alle «magagne giudiziarie del re dei rifiuti», indicato come «socio di Manlio Cerroni» e «socio dell’azienda che ha recentemente acquistato Ecoambiente a Latina», accusato di essere «colluso con funzionari della Regione Lazio», tacciato di gestire«discariche che vanno ad insistere su aree i cui suoli già abbondano di sostanze nocive», l’imprenditore Valter Lozza si sia sentito stretto in una morsa dalla quale ha ritenuto di poter uscire soltanto in un modo, anzi due: con l’arma dell’indifferenza, oppure con quella della resistenza. Ed è quest’ultima la strada che gli ha suggerito di percorrere un suo legale di fiducia, lo stesso che ha esteso una querela per diffamazione presentata l’altro giorno alla Procura della Repubblica di Latina. A farne le spese i direttori responsabili di due siti on line, latinacorriere.it ecinquequotidiano.it; il primo per aver pubblicato il 5 luglio scorso un lungo articolo contenente una serie di affermazioni che non risulterebbero suffragate da fatti né da documenti, e il secondo per aver pubblicato tale e quale sul proprio dominio lo stesso articolo del sito concorrente».

Ebbene, come si può evincere facilmente dalla lettura dell’articolo oggetto di querela, nessuno dei virgolettati (così come riportati) attribuiti a questa testata è presente nel testo. Nessun accostamento alle vicende giudiziarie di Cerroni, nessuna affermazione di società tra quest’ultimo e Lozza, che non viene indicato neanche come «socio dell’azienda che ha recentemente acquistato Ecoambiente a Latina», nessuna accusa di collusione con la Regione Lazio.

Nessuno voleva dubitare sull’operato dell’imprenditore Lozza e delle sue società, ma soprattutto nessuno voleva metterli in relazione con le vissitudini giudiziarie che hanno riguardato una parte delle aziende di Cerroni.

Quando nell’articolo si accosta Lozza al gruppo Cerroni non è assolutamente inteso come “gruppo economico”, nel senso stretto del termine, ma come “gruppo di imprenditori” che per anni ha avuto in mano la gestione dei rifiuti nella regione.

Come già detto, sarà la magistratura a valutare la correttezza del nostro operato. Rammarica doversi giustificare di fronte a un’altra testata e non ai diretti interessati, peraltro su questioni travisate e non presenti nell’articolo. Da parte nostra saremo sempre aperti al confronto.

Carmine Seta – direttore responsabile

Giuliano Longo – direttore editoriale

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