Cave di Guidonia, sciopero a oltranza: si passa al presidio notturno

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Dopo la notte passata in tenda sotto la sede del Comune per dimostrare al sindaco di Guidonia ed alla Giunta di essere determinati a portare avanti le proprie ragioni, continua lo sciopero ad oltranza dei lavoratori delle cave. “Da qui non ce ne andiamo e le tende non le togliamo sino a quando non abbiamo risposte sul futuro occupazionale dei lavoratori” dichiarano Remo Vernile della FenealUil di Roma, Daniele Mancini della Filca Cisl di Roma, Claudio Coltella della Fillea Cgil di Roma e del Lazio. Non si possono cancellare duemila anni di storia per una politica locale che non sa o non si vuole assumere responsabilita’. Se e’ una guerra di nervi, ne abbiamo da vendere. Non lasceremo la piazza neanche un minuto. A causa delle scelte scellerate e affrettate dell’Amministrazione di Guidonia molti lavoratori perderanno il posto di lavoro ed intanto giorno dopo giorno aumentano i licenziamenti. La citta’ rischia la paralisi, si bloccheranno 40 milioni di euro l’anno. Vogliamo risposte, non parole” concludono.

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