Lotta alla spaccio nella capitale, 7 pusher arrestati in poche ore dalla polizia

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È una coppia ben assortita la prima a finire in manette per spaccio di droga nella giornata di ieri: lui  marocchino e lei peruviana, dopo la chiusura del mercato di via dell’Acqua Bullicante, nascondevano lo stupefacente fra i banchi e facevano una sorta di staffetta ad ogni richiesta avanzata dal cliente di turno. A fermarli gli investigatori del commissariato Porta Maggiore, diretto da Augusto Pallante, dopo una serie di appostamenti.
Altri poliziotti dello stesso commissariato, insieme ai colleghi del Reparto Volanti, diretto da Giuseppe Sangiovanni, hanno arrestato un giovane nigeriano in circonvallazione Casilina. È stato lo stesso atteggiamento dell’uomo a far insospettire gli agenti che, approfondendo il controllo, in uno zaino, hanno trovato un panetto da 1 kg di marijuana.
Nella zona di Ponte di Nona invece sono stati gli investigatori del commissariato Casilino, diretto da Paola Di Corpo, quotidianamente impegnati nella lotta allo spaccio, ad arrestare 3 pusher romani; il sistema di vendita era quello classico. Lo scambio infatti avveniva attraverso una portafinestra protetta da inferriate in ferro e sorvegliato attraverso alcune vedette.  I poliziotti, dopo aver osservato e documentato lo spaccio, sono intervenuti arrestando i 3.
L’ultimo arresto, in ordine cronologico, è stato operato in piazza Vittorio dagli uomini del commissariato Esquilino, diretto da Giuseppe Moschitta. Un ragazzo originario della Repubblica Centrafricana è stato sorpreso subito dopo aver ceduto della marijuana a 2 coetanei.

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