Centinaia di persone, palloncini colorati, fuochi d’artificio, rose bianche e un lungo striscione con la scritta “Giustizia per Desire’e”. Si sono conclusi a Cisterna di Latina i funerali della giovane Desire’e Mariottini, la sedicenne violentata e uccisa la settimana scorsa in uno stabile occupato di San Lorenzo, a Roma. Le esequie della ragazza, aperte tra lunghi applausi e la canzone “Per te” di Jovanotti, si sono svolte in presenza di tantissimi giovani e sono state tenute da don Livio Fabiani. Il sacerdote, durante l’omelia, ha chiesto ai rappresentati dello Stato “di vigilare, controllare ed intervenire a tempo debito contro ogni forma di violenza, senza aspettare che questa esploda e si debba ripetere quanto oggi stiamo facendo”. Al termine della funzione funebre in chiesa hanno preso la parola anche alcuni parenti di Desiree. Una zia della ragazza, con la voce rotta, ha spiegato come la famiglia sia “perseguitata dal dubbio di non aver fatto abbastanza”, di non aver raccontato alla piccola Desiree, quando era ancora una bambina, “storie in cui i cattivi sconfiggono i buoni” e di non aver aggiunto “che i malvagi, purtroppo, esistono davvero”. I genitori della ragazza, in presenza dell’avvocato di famiglia, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni riservandosi di “parlare tra qualche giorno”.
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