La situazione di Ama si complica perché dopo l’approvazione del bilancio sofferta, con la iniziale opposizione da parte dell’assessore Gelmetti e il lavoro sotterraneo degli uffici del Campidoglio, il collegio sindacale delle municipalizzata ha emesso pochi giorni fa una relazione con parere negativo all’approvazione dello stesso, nonostante in precedenza ci fosse stato il parere positivo della società di revisione.
In 12 anni, anche ai tempi della discutibile gestione Panzironi, è la prima volta che succede, per di più se si considera che lo stesso Collegio, il cui presidente e i componenti scadono dopo questo atto, boccia il bilancio approvato dal socio di maggioranza, ovvero il Comune.
Nella sostanza una relazione, quella del Collegio, che dopo tanti anni, piomba come un fulmine a ciel sereno su un bilancio faticosamente chiuso dopo le contestazioni reiterate e poi superate dell’assessore al bilancio soprattutto, sui 18 milioni per i servizi cimiteriali che il Comune non voleva fossero considerati a credito della municipalizzata.
Il parere negativo del Collegio, fra l’altro, si richiama alle conclusioni della società di revisione che pure si era espressa diversamente e in termini positivi.
Le 71 pagine del documento a firma del presidente Mauro Lonardo e degli altri due componenti del collegio dei revisori dei conti Aldo Atanasio e Eleonora Di Giulio, puntano il dito sulla scarsa prudenza degli amministratori di Ama, un rilievo che ripercorrendo i trascorsi della società e delle passate amministrazioni lascia perplessi.
Infatti il Collegio ritiene che i controlli interni non siano adeguati, mentre da fonti aziendali si ritiene che per loro natura, non possano che migliorare con il tempo e di certo non possono peggiorare soprattutto se quattro mesi prima erano stati ritenuti adeguati dalla società di revisione. D’altra parte la discussione nel merito dei controlli interni fra Ama, il Comue e il Collegio procede dal 2016 e le criticità soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione delle risorse umane non sarebbero state superate nel corso del 2017.
Il documento è complesso e qui possiamo solo riportare alcune delle osservazioni contenute.
Per quanto riguarda le società collegate ad Ama Il Collegio rileva la difficoltà della partecipata Roma Multiservizi e l’incertezza della realizzabilità del piano industriale previsto mentre vengono meno rilevanti commesse. Inoltre la svalutazione dei crediti che la controllata vanta nei confronti di Atac ha prodotto un perdita di 8,3 milioni nel bilancio consolidato di Ama.
Critica anche la situazione di EP sistemi socia di Lazio Ambiente nella gestione del termovalorizzatore di Colleferro. Con il blocco dell’impianto c’è il rischio che la fideiussione di 11 milioni prestata da Ama a favore di EP Sistemi venga a questo punto escussa dalle banche per il blocco della attività dell’impianto.
Sugli incarichi apicali si afferma che “la coincidenza della posizione di amministratore delegato, presidente del cda e Direttore generale con peraltro altre diverse posizioni ad interim, non appare coerente con la complessità dell’azienda …”
Osservazioni critiche riguardano anche la gestione degli impianti di trattamento e più in generale il problema della raccolta e la gestione del personale che rischiano di appesantire il bilancio del prossimo anno.
Il parere delle Collegio dei revisori dei conti potrebbe produrre esiti imprevedibili per una possibile crisi finanziaria dell’azienda a seguito della non approvazione del bilancio e del ritiro delle linee di credito delle banche, con conseguente pericolo di default.
Giuliano Longo