Confiscati dalla guardia di finanza di Roma beni per 2,8 milioni di euro a Carmelo Giovanni Tripodo, capo dell`omonima ‘ndrina operante nel basso Lazio. Nell’ambito dell’operazione “cleaning”, i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Latina, di immobili, autoveicoli e quote societarie, per un valore complessivo di circa 2,8 milioni di euro. Destinatario del provvedimento il pregiudicato Carmelo Giovanni Tripodo, 60enne di origini calabresi ma da tempo dimorante nel basso Lazio, “dove si è posto a capo di un agguerrito sodalizio criminale di stampo mafioso che, come accertato all`esito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, ha gestito e controllato illecitamente attività economiche e commerciali, condizionando il rilascio di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici”, spiega la guardia di Finanza. Per tali fatti, nel giugno 2013 la Corte di Appello di Roma ha infatti confermato la condanna dell’uomo riconoscendo l’associazione di stampo mafioso di cui all`articolo 416-bis del codice penale, a reati in materia di stupefacenti e all’abuso d`ufficio in concorso con un amministratore pubblico.
I successivi approfondimenti patrimoniali svolti dai finanzieri del Gico del nucleo di polizia economico finanziaria hanno documentato la “palese sperequazione tra gli esigui redditi dichiarati da Tripodo e dai membri del suo nucleo familiare e il patrimonio, costituito da società e immobili – in parte intestati a compiacenti prestanome – accumulato nel tempo grazie al reimpiego dei profitti derivanti dalle attività illecite”. In particolare, il provvedimento di confisca, seguito al sequestro operato a marzo 2017, ha ad oggetto: il patrimonio aziendale e i beni di 3 società, nei settori delle pulizie e del trasporto merci per conto terzi, 15 immobili residenziali e commerciali nonché 9 terreni a Fondi, in provincia di Latina e 13 automezzi.