Cerveteri, polemica sulla bandiera della pace

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“Immaginare che una bandiera, soprattutto se ispirata ai valori della pace che certamente stanno a cuore anche alle famiglie dei neo fascisti di Casapound, possa incutere timore e diventare protagonista di una manifestazione nella meravigliosa piazza di Cerveteri, e’ di per se’ gia’ una vittoria per un vessillo che in tutto il mondo unisce e certo non divide”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre in merito alla polemica sulla bandiera della Pace affissa dal sindaco Alessio Pascucci sul palazzo comunale di Cerveteri e gli attivisti di Casapound. “Sono certo che la Prefettura ha questioni ben piu’ importanti di cui occuparsi, cosi’ come non credo sia una questione di centimetri con cui misurare la distanza tra le bandiere istituzionali e altri simboli apolitici. In caso contrario – prosegue – andrebbero denunciati tutti gli amministratori che hanno affisso sui palazzi istituzionali le immagini ad esempio di papa Giovanni Paolo II, dei martiri di Nassiriya, di Girone e Latorre, di Giulio Regeni o del premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai”.

“Credo invece che, per rispetto delle istituzioni oltre che dell’ordine pubblico, – conclude Astorre – le autorita’ preposte debbano vigilare affinche’ le velate minacce espresse da Casapound a Cerveteri restino nei limiti della dialettica e non si vada oltre”.

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