Campidoglio, il Consiglio Stato respinge il ricorso sulle Torri Eur

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Il Consiglio di Stato respinge la richiesta di risarcimento di 325 milioni di euro presentata dalla societa’ Alfiere Spa nei confronti di Roma Capitale in merito al progetto di trasformazione del complesso immobiliare delle Torri dell’Eur confermando cosi’ la sentenza del Tar del Lazio. Lo comunica il Campidoglio. La vicenda della riqualificazione dei due immobili situati di fronte al laghetto dell’Eur, un tempo sede del ministero delle Finanze ed ora ridotte a scheletro in cemento e soprannominate ‘Beirut’ dai romani, si trascina da circa 10 anni. La societa’ Alfiere Spa chiedeva la condanna dell’amministrazione capitolina al risarcimento per i ritardi seguiti all’annullamento da parte del Campidoglio del permesso a costruire, e aveva avanzato una richiesta economica di 325.890.784 euro. Una somma composta, secondo i ricorrenti, da 40.390.784 euro per la svalutazione del compendio immobiliare, 8 milioni per spese e investimenti e 277.500.000 per il mancato incasso dei canoni di locazione. La decisione del Consiglio di Stato ha confermato che l’atto del Campidoglio non ha influito sulle operazioni di restauro delle Torri che, visto lo stato di avanzamento delle opere, non sarebbero state comunque ultimate in tempo utile per rispettare il cronoprogramma stabilito dal contratto stipulato tra Telecom Italia e Alfiere Spa – di cui Telecom e’ azionista – e definendo infondata la domanda risarcitoria nei confronti dell’amministrazione.

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