Vertice Ama, a caccia di fondi per far quadrare i conti

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Dopo la bocciatura della proposta di bilancio di Ama per l’esercizio 2017 da parte della giunta capitolina di Virginia Raggi, il Cda dell’azienda prova ad andare a caccia di fondi per garantire la tenuta dei conti aziendali, la continuita’ del servizio e del pagamento degli stipendi dei circa 8 mila dipendenti.

Il presidente della municipalizzata dei rifiuti Lorenzo Bagnacani, a quanto si apprende, ha scritto tre lettere a riguardo. La prima missiva e’ destinata alle banche che garantiscono le linee di credito di Ama, chiedendo loro di assicurarne per un importo di 100 milioni di euro a partire da lunedi’ prossimo, 18 febbraio. Quindi il manager ha scritto al Campidoglio, azionista unico della societa’, perche’ rispetti gli impegni presi di farsi garante con gli istituti di credito. Al Comune Bagnacani ha chiesto anche di poter trattenere im deroga i proventi della Tari di novembre e dicembre 2018, pari a 250 milioni di euro, sempre nell’ottica di poter garantire la continuita’ aziendale.Intanto prosegue la difficile ricerca da parte della sindaca di un nuovo titolare all’Ambiente, dopo le dimissioni dell’ex assessore Pinuccia Montanari avvenute venerdi’ scorso proprio a seguito della bocciatura del documento contabile di Ama. Oggi la Raggi si e’ detta intenzionata a spacchettare le deleghe dell’assessorato in due, ad un assessore il ciclo dei rifiuti ad un altro le competenze sulla cura del verde. Ma, a quanto filtra, resterebbe immutata la difficolta’ a reperire profili tecnici o politici di spessore con la prospettiva di affidargli un incarico di meno di 2 anni e mezzo, in cui dover affrontare la complicata situazione che si registra da alcuni mesi nella raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

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