Con l’ufficializzazione della candidatura di Lorella Federici alla guida di una coalizione “civico e conservatore” composta da tre liste civiche e dal partito “Fratelli d’ Italia” e la rinuncia a una candidatura da parte del Movimento Cinque Stelle, anche a Palestrina sembra definirsi il quadro delle liste che si affronteranno alle prossime elezioni amministrative. Al momento sono 4 le coalizioni in gioco, con due leader uomini, Manuel Magliocchetti (Psi, Lista Palestrina Bene Comune, Lista Palestrina Popolare, Lista Palestrina nel Cuore, Movimento culturale Eccoci e Lista Palestrina al centro) e Mario Moretti (candidato civico sostenuto dalla Lega di Salvini) e due donne, Lorella Federici appunto e Cristiana Colucci (Palaestrina in Comune, Verdi e Italia in Comune)
A sorpresa rimane fuori dai giochi il Movimento Cinque Stelle che, con un comunicato reso pubblico nelle ultime ore, ha spiegato così la decisione presa all’interno del partito. Di seguito la nota dei 5Stelle.
Il M5s di Palestrina ha deciso di non presentarsi alle prossime amministrative di maggio. Questa è stata una decisone sofferta, fortemente discussa all’interno. Sappiamo di sorprendere molti, specialmente le persone che ci hanno votato, che ci hanno portato a vincere il referendum e ad essere il primo movimento politico a Palestrina alle ultime nazionali. Le elezioni amministrative, però, sono altra cosa. Almeno a Palestrina. Qui esistono coalizioni di famiglie, personaggi politici con la loro corte, un consiglio comunale mummificato dal rispetto di accordi pre-elettorali e, soprattutto, una grande immutabile palude in cui Palestrina affonda anno dopo anno. Ogni giorno vediamo i risultati di una politica gretta, pigra, vanitosa e avida, dove troppi cittadini si muovono fra connivenza e rassegnazione, impotenza e rabbia. E il Movimento 5 stelle? Abbiamo denunciato, fatto opposizione, risolto qualche problema, cercato di essere presenti nelle piazze, ma non siamo riusciti a rovesciare il tavolo, a cambiare le cose. Qui, numeri alla mano, sono le coalizioni, le liste “civiche” che alla fine danno la scalata al Comune e ai suoi poteri. C’è un mondo ed un modo vecchio di fare politica che sta morendo, ma si aggrappa a qualsiasi appiglio, promette cambiamenti e ripropone le stesse coalizioni in alchimie al limite della decenza. Qui occorre fare una scelta: essere nel Movimento non vuol dire solamente essere dei cittadini votanti, ma anche essere parti attive di un movimento più grande, fare politica ogni giorno, anche con piccoli gesti, come scegliere l’acqua pubblica invece che l’acqua minerale privata, i mezzi pubblici contro l’automobile, ma anche non tacere davanti ai ritardi dei treni. Piccoli gesti che, giorno dopo giorno fanno la differenza fra noi e gli altri. E allora? A Palestrina, dopo cinque anni di politica di opposizione noi non ci sentiamo soddisfatti del fronte che siamo riusciti a costruire, della poca partecipazione dei cittadini che abbiamo stimolato, perché è da lì che nascono le nostre competenze per cambiare e governare. Oggi non siamo in grado di creare un fronte tanto ampio e competente da poter presidiare gli assessorati e le tematiche amministrative con l’efficacia che Palestrina richiede. Noi non vogliamo uno o due consiglieri, fra l’altro resi inefficaci dal potere delle cordate, non ci interessano le poltrone, vogliamo arrivare al Comune e cambiarlo profondamente da dentro, in meglio. Non siamo ancora soddisfatti di quello che siamo, lo diciamo pubblicamente, vogliamo trovare la nostra forze e le competenze proprio lì, nei cittadini ed in ogni lotta che abbiamo fatto e che andremo a fare. Se si vogliono fare davvero cose diverse occorre innanzitutto pensare in modo diverso ed essere diversi da tutti gli altri. Occorre che tutti i simpatizzanti facciano davvero scelte politiche, di presenza, di competenza. Cosa vuol dire questo? Che noi ci siamo e ci saremo, miglioreremo, saremo più visibili e cercheremo di coinvolgere maggiormente la comunità. Non vogliamo l’attenzione di questa politica rantolante, ma vogliamo essere lì dove serve una politica dai cittadini per i cittadini, dove serve un Movimento.