Fontana e l’affare albergo Traiano: nuove ombre sull’ex giunta

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Grottaferrata, Giampiero Fontana vince il ballottaggio e diventa sindaco
L’ex sindaco del Comune di Grottaferrata, Giampiero Fontana, non nasconde di aver ancora molto da dire sulla vicenda della sua defenestrazione ‘ordita’ da 6 consiglieri della sua stessa maggioranza. Nel frattempo si è sfogato l’ex assessore ai Lavori pubblici, Paolo Rubini, suo “acerrimo” oppositore, nell’articolo che abbiamo pubblicato ieri.
Al di là del merito politico di una vicenda che porta dritto alle elezioni anticipate, resta il fatto che cominciano ad emergere particolari sui comportamenti del sindaco e di parte della sua giunta quanto meno discutibili. Ne sia l’esempio l’ annosa vicenda dell’Area dell’ex albergo Trajano su cui gli investitori stanno  realizzando la lottizzazione. Questi da tempo erano stati messi in mora per non aver rispettato  l’accordo di Programma previsto che prevedeva lavori di pubblica utilità. Ancor più grave è il fatto che questi investitori per ben due volte avrebbero presentato fidejussioni non valide. Quanto sarebbe bastato per  revocare la concessione stessa sequestrando il cantiere nell’area dell’ex albergo dove pure i lavori erano iniziati nel giugno del 2013. Già il 18 novembre scorso il Comune di Grottaferrata ratificava la parziale  sospensione dei lavori nell’area dell’Ex Traiano per alcune difformità tra la documentazione presentata e i lavori di manutenzione effettuati presso la palazzina ”Villa del Papa”. Ma proprio in quel periodo  Movimento 5 stelle e il ”Comitato Osservatorio Grottaferrata per Domani” volevano  far luce sulla ipotizzata assenza delle fideiussioni a garanzia degli interventi pubblici legati al Programma Integrato.  E’ vero che a fronte di questa lottizzazione si è  realizzato il parco donato qualche anno fa  alla città.  Neanche l’ombra invece del teatro comunale visto che il vecchio mercato coperto non è stato abbattuto, mentre i lavori per il campo sportivo non sono mai stati completati con gli spogliatoi. Insomma le premesse  per bloccare il cantiere c’erano tutte, ma l’ex sindaco Fontana e la direzione tecnica del Comune non ne hanno ravvisato gli estremi.  Può darsi che ci pensi il commissario. 
(continua)

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