“Agli amici di sempre e ai nuovi, ai compagni di partito, di battaglie e di vita, a tutti coloro con cui ho avuto il piacere e l’onore di condividere tratti di strada, a tutti coloro che sognano una Guidonia pulita, sicura, solidale e vitale, desidero annunciare la mia decisione di volermi candidare alla carica di sindaco di Guidonia Montecelio alle prossime elezioni amministrative.
chi mi conosce bene, sa che il mio percorso da uomo politico è iniziato circa 11 anni fa, quando per la prima volta sono stato candidato al consiglio comunale nelle fila del vecchio partito della Margherita, oggi Partito Democratico. Da quel momento, dopo la mia elezione, ho avuto l’opportunità di occuparmi di piccole e grandi problematiche attinenti al territorio a livello locale ma anche a livello nazionale grazie all’incarico che ricopro da luglio del 2012 come Coordinatore della Conferenza nazionale dei Consigli Comunali dell’ANCI.
Ho messo la mia professione, la mia azione ed il mio impegno al servizio della città in cui sono nato, cresciuto e dove continuo a risiedere insieme alla mia famiglia, sempre e unicamente perché animato da spirito di servizio verso la comunità. La mia formazione, il mio retaggio socio-culturale, la mia onestà e il mio carattere mi hanno portato a praticare una politica mite, fatta fuori dal clamore e dal rumore della polemica. Fatta di rispetto, ma anche di decisioni convinte. Ho sempre agito nel pieno rispetto delle regole dettate dal mio partito di appartenenza ma al di sopra dei personalismi e di logiche di potere che sono in conflitto con il bene della comunità cittadina. Oggi mi sento pronto ad affrontare questo nuovo percorso che, attraverso le primarie, mi offrirà spero l’opportunità di concorrere per la carica di primo cittadino. Sono perfettamente conscio delle difficoltà che tale scelta implica. Sono difficoltà in primis legate alle vicissitudini di ordine giuridico ed economico che hanno interessato in questo ultimo anno la città e che purtroppo finiranno con il condizionare pesantemente l’attività amministrativa, di qualsiasi colore essa si vestirà, nei prossimi anni;
in secundis si tratta di affrontare difficoltà legate alla ondata polemica distruttiva che si è accanita sull’ideale stesso di gestione della res pubblica e che ha spinto gran parte dei cittadini alla delusione e quindi all’astensionismo e al progressivo allontanamento dalle decisioni condivise nella casa comune.
Io credo che un rinnovamento e una giusta ripartenza siano possibili e che le tante potenzialità ancora inespresse attinenti ai luoghi, alle attività e alle persone di Guidonia Montecelio, possono e devono ancora essere realizzate.
Ciò che mi rassicura in questa mia decisione oggi è la convinzione che noi tutti e soprattutto i nostri figli, meritiamo di avere un futuro nella nostra città che non sia più connotato solo da scandali, crisi economica, inquinamento ambientale e degrado socio-culturale. Guidonia Montecelio merita di avere il posto e l’importanza che si addicono al secondo comune non capoluogo demograficamente più grande d’Italia e sono convinto che mettendo in campo la buona politica, quella che lavora per migliorare le relazioni, per qualificare le politiche ambientali, per allargare e garantire a tutti i diritti civili, per favorire una cittadinanza attiva, per disegnare un nuovo piano del trasporto urbano ed extraurbano, per potenziare i servizi di assistenza domiciliare e i servizi educativi, potremo centrare l’obbiettivo. Il mio impegno diretto e personale sarà quello di riportare in auge il buon senso, la politica partecipata e condivisa, le soluzioni studiate e attuate senza rumors, la politica del fare e non solo della propaganda, la buona politica che finalmente liberi il Palazzo (oggi purtroppo divenuto quasi un bunker impenetrabile dai cittadini) e lo restituisca alla collettività, trasparente e aperto al confronto e alle richieste e proposte di tutti.
In linea con quello che è stato fin qui il mio cammino, non legherò la mia candidatura a promesse mirabolanti alla stregua dei tanti imbonitori che sicuramente non mancheranno di presentarsi al cospetto dell’elettorato; il programma delle cose da fare a Guidonia è ben leggibile per le strade della città, sugli articoli di cronaca cittadina, sui visi smarriti di uomini e donne che vivono nell’indigenza, nelle barriere architettoniche e sociali che ancora non consentono la piena integrazione e affermazione della dignità delle persone con disabilità, nella mancanza di eque azioni di integrazione sociale, nella totale assenza oppure nella chiusura alla fruibilità di spazi di aggregazione ludica, sportiva e culturale. È da Guidonia che bisogna ripartire e lo farò da cittadino insieme ai cittadini, ristrutturando e valorizzando ciò che già abbiamo e poi edificando e innovando laddove sarà utile e necessario. Sarà un viaggio avventuroso ma programmato, non fatto in solitaria ma con l’appoggio di quanti mi hanno aiutato e supportato in questi anni ugualmente senza manie di protagonismo. Siamo in cammino… #eccoci”.