Cerveteri, i garanti sconfessano Carmelo Travaglia

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Nuova sconfitta per la minoranza del PD. I garanti provinciali, rigettando le motivazioni addotte dal signor Travaglia e recependo quelle addotte dal consigliere De Angelis hanno diffidato nuovamente e ufficialmente il capogruppo comunale del Partito Democratico. Ecco come ha commentato la notizia il consigliere Aldo De Angelis: “Gli Dei accecano quelli che vogliono perdere”, dicevano gli antichi Greci.

 

È il primo commento che mi è venuto alla mente leggendo, con estrema soddisfazione personale e politica, la deliberazione del Provvedimento ufficiale  inviatomi dai Garanti Provinciali del Partito Democratico con la quale, non solo è stato riconosciuto il mio ruolo di appartenente e iscritto al PD, ma viene confermato come nel 2015 del resto che non sussistono motivazioni per non accogliere la richiesta di Aldo De Angelis di iscriversi al gruppo consigliare del PD del Comune di Cerveteri diffidando, contemporaneamente, il Capo Gruppo, Carmelo Travaglia, ad accogliere tale richiesta gettando, in questo modo, alle ortiche o in una bella pattumiera le sterili quanto inesistenti motivazioni contornate da fantasiose ricostruzioni prive di fondamento, presentate dallo stesso consigliere Travaglia, proprio durante uno degli ultimi Consigli Comunali personalizzando lo scontro politico e chiudendo a ogni possibile ipotesi di civile convivenza; parole e concetti subito ripresi e rilanciati dalla solita stampa “istituzionalizzata” sempre pronta ad accogliere, rilanciare e commentare il Travaglia pensiero. Anche questa volta il consigliere Carmelo Travaglia insieme all’altro componente del gruppo, il consigliere Ferri che è stato accondiscendente, ha preso “lucciole per lanterne” mettendo un inesistente veto e dando un calcio a quella democrazia tante volte “tirata in ballo” nei discorsi politici negando persino un diritto di ingresso che proprio “democraticamente” già sarebbe dovuto avvenire da tempo

 

Tutte queste situazioni non sono politica ma ricordano tanto quel famoso soldato giapponese, che nascosto nella foresta e fuori dal mondo, inconsapevole del fatto che la guerra fosse finita, continuava a combattere con il nemico immaginario. Ecco, oggi Travaglia sembra così, nella sua foresta con le sue residue truppe combatte una guerra che ha già perso”

di Alberto Sava

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