«Con la formula E guardiamo al futuro». Intervista al presidente di EUR SpA Roberto Diacetti.

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Presidente facciamo il punto sullo stato dell’arte del E-Prix di Formula E che si svolgerà il 14 aprile sul circuito dell’Eur. Ci risulta che lei sia andato anche ad Hong Kong dove si è recentemente svolta la competizione. 

 Ad Hong Kong, dove è partito ufficialmente il 2 dicembre scorso il Campionato mondiale di Formula E, ho incontrato il management di FEO, organizzatore dell’evento che stava ultimando l’allestimento del circuito e del village, e diversi stakeholder tra rappresentanti della stampa internazionale e potenziali investitori a cui abbiamo presentato il circuito dell’Eur e soprattutto l’attrattività e la funzionalità del nostro hub congressuale e del quadrante in generale. Già nel 2016 ero stato a Londra: in quell’occasione nel paddock della E-Prix avevo avuto modo di incontrare l’A.d. di Formula E Alejandro Agag, al quale parlando dell’assenza di una tappa italiana, prospettai l’opportunità di realizzare il circuito proprio all’Eur, il volto più internazionale, innovativo e tecnologico di Roma. Allora Roma non era ancora in calendario e si pensava che i costi dell’organizzazione dovessero essere a carico dei promoter. Due anni dopo il problema venne risolto con la formula della produzione totalmente privata. Le ricordo che l’E-Prix di Roma è un evento completamente finanziato dai privati senza l’impiego di risorse pubbliche. EUR SpA è official partner e official venue dell’evento, fornendo per l’appunto supporto logistico attraverso le proprie strutture congressuali, il Roma Convention Center La Nuvola e il Palazzo dei Congressi, che beneficeranno di una vetrina di promozione mondiale che conta 190 milioni di spettatori complessivi. Il Comune di Roma erogherà invece i classici servizi per la gestione della mobilità, l’igiene urbano ecc.

 

Che impressione ha ricavato dalla gara di Hong Kong?

Un grande evento automobilistico eco-friendly, che proietterà l’Eur nel futuro per un quartiere che urbanisticamente già guardava al futuro quando è nato nel 1938. Con la Formula E affermiamo i valori della sostenibilità e dell’innovazione, anche se la megalopoli cinese presenta caratteristiche diverse. Mi ha particolarmente colpito la grande partecipazione di pubblico, in gran parte giovanile, in un rapporto diretto con i piloti che prima della gara si esibivano con dei simulatori. Tribune gremite pur con prezzi più alti rispetto a quelli di Roma.

 

Lei ha parlato di biglietti e di costi, a che punto siamo per l’evento del 14 aprile? 

In poche settimane la prima fase di vendita dei biglietti –  35 euro per gli adulti e 1 euro per gli spettatori sotto i 16 anni – è andata sold out. Ho sentito Formula E sul punto e mi ha confermato che stanno lavorando per aumentare la capacità di posti disponibili, visto il grandissimo interesse che ha portato già al tutto esaurito.  Del resto si sta già pensando di implementare le tribune per le gare del 2019, previste dall’accordo triennale, estendibile a cinque, come pure di vagliare la possibilità di svolgere la competizione oltre che il sabato anche la domenica, come già avviene per alcune tappe.

Dove verrà ospitato lo stato maggiore della gara?

Il cuore dell’evento sarà il Roma Convention Center La Nuvola, un E-village aperto al pubblico e agli appassionati; gli sponsor  saranno ospitati presso il museo delle Arti e Tradizioni Popolari, dove sarà allestito l’emotion club, un modo per far conoscere ed apprezzare un importante centro di cultura; il media center e il compound tv saranno invece al Palazzo dei Congressi, dove ci sarà anche la pit stop lane.

 

Lei ha spesso parlato di eventi collaterali alla gara vera e propria, quali saranno? 

Stiamo lavorando ad un’offerta di eventi collaterali nelle settimane del e-Prix. In particolare stiamo collaborando con un importantissimo partner pubblico ad una mostra monografica sull’EUR presso l’Archivio di Stato, per far conoscere gli 80 anni di storia di un quartiere, in pieno sviluppo, che ha saputo mantenere un’identità forte accogliendo nuove sfide. Presso il Laghetto dell’Eur, di cui abbiamo recentemente curato il restyling, riaprendo dopo oltre 50 anni il Giardino delle Cascate e dopo oltre 10 anni ricongiungendo la passeggiata del Giappone attorno allo specchio d’acqua, nella zona dell’acquario verrà realizzato, grazie ad investimenti e organizzatori privati, l’Ecodrive Fest, che durante l’E-Prix per quattro giorni dal 11 al 15 aprile sarà una vetrina, una agora di discussione e un motore di aggregazione sulla mobilità elettrica. Lei capisce che l’obiettivo non è solo quello della gara, ma quello di promuovere l’attenzione sul presente e sullo sviluppo nel prossimo futuro della mobilità elettrica.

 

Che afflusso di pubblico si prevede?

Come le dicevo i biglietti delle tribune venduti sono 15.000, ma stiamo mettendo a punto con l’organizzatore altri spazi gratuiti da cui sarà possibile vedere la gara con una stima di almeno 30.000 spettatori complessivi.

 

Oltre al pubblico c’è anche l’affluenza di tutti quelli che gravitano attorno alla gara.

Per darle un esempio, tutte le 500 camere dello Sheraton sono già state prenotate per l’evento Formula E. Il giro di affari stimato è di circa 30/40 milioni, suscettibili di un verosimile aumento nei prossimi anni.

 

Presidente, passiamo brevemente ad altro. Recentemente ho visto sui quotidiani una vostra proposta al ministro Calenda di alcune centinaia milioni per il riassetto e il rilancio dell’EUR. Ce ne parla?

La nostra era appunto una proposta ad un tavolo ministeriale, fra i tanti istituiti per Roma; così abbiamo voluto lanciare dei segnali per la rivitalizzazione del quartiere dopo l’impegno che abbiamo messo in campo. Tra i nodi ancora da sciogliere c’è certamente quello della mobilità che rappresenta anche una problematica nazionale, non fosse altro perché l’Eur è l’autentico distretto business di Roma, dove c’è bisogno di attrarre grandi aziende e iniziative internazionali. Ma l’Eur è anche l’accesso, la porta di Roma dall’Hub di Fiumicino, che diverrà sempre più importante. Ecco perché riproponiamo l’idea che fu di Rutelli del famoso sottopasso, che impegnerebbe risorse per 150 milioni ma che permetterebbe a Roma di guardare al futuro.

 

Invece per l’Acquario cosa succederà?

E’ molto semplice, ormai siamo ad una svolta: o si inaugura entro giugno 2018 o revochiamo la concessione, senza ulteriori dilazioni. Il nostro mandato scadrà a giugno ed il mio auspicio è quello di poterlo inaugurare da presidente.

 

La  Nuvola comincia a rendere economicamente?

Intanto le segnalo che l’iniziativa della piccola editoria “Più libri, più liberi”, che si è tenuta lo scorso Dicembre, ha rispettato gli impegni finanziari ed è stata un grande successo di partecipazione, con oltre 100.000 persone che vi hanno preso parte. Per parlare di eventi maxi, ad ottobre avremo poi il congresso mondiale degli avvocati che poterà nella nostra top location del Roma Convention Center La Nuvola e in Città  6.000 persone. Del resto con riguardo a La Nuvola, certamente dedicata ai grandi eventi congressuali internazionali e a quelli corporate, ci preme che abbia un rapporto vissuto con i cittadini, che giustamente devono sentirla come un luogo di Roma. Un’eccellenza di Roma.

 

Infine due parole sull’hotel Lama.  

Ne stiamo formalizzando la vendita proprio in questi giorni con un importante operatore del settore hotellerie, che ha già una duratura esperienza nella gestione di business hotel anche nella Capitale.

 

Giuliano Longo

 

 

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