Sei Nazioni 2018, l’Italia si arrende allo strapotere dell’Inghilterra. Per O’Shea c’è qualcosa da salvare

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ENGLAND NUMBER 14 ANTONY WATSON, SELECTED AS MAN OF THE MATCH, SCORE THE FIRST TRY FOR ENGLAND DURING THE OPENING MATCH OF 2018 SIX NATION AT ROME VERSUS ITALY (Foto Paolo Pizzi)

Parte con una battuta d’arresto il Sei Nazioni 2018 per l’Italrugby. Davanti ai 61 mila spettatori dell’Olimpico gli azzurri subiscono lo strapotere dell’Inghilterra, capace di imporsi per 46-15.

Ci si aspettava un match difficile per capitan Parisse e compagni e il campo ha confermato il verdetto. Sin dall’avvio sono gli ospiti a dettare il proprio gioco con due mete in 12 minuti grazie ad Antony Watson, nominato man of the match a fine gara. L’Italia risponde al 20’ con una meta di Benvenuti, ma i britannici segnano ancora con Owen Farrell, chiudendo la prima frazione avanti 17-10. Seconda frazione che si apre con lo stesso copione della prima, con i britannici ad avanzare e l’Italia che prova a rispondere. La partita rimane in bilico sino al 68’ quando, sotto per 27-15, l’Italia finisce le energie e i britannici ne approfittano per realizzare tre mete, sino al 46-15 finale.

Al termine della gara il ct azzurro Conor O’Shea riesce comunque a trovare una chiave positiva nel gioco degli azzurri. “Chiaramente parlare dopo la partita è difficile – spiega l’allenatore – sono arrabbiato ma anche contento perché abbiamo creato gioco in fase offensiva. E’ difficile perché abbiamo perso – termina O’Shea – ma spero che il pubblico abbia visto il potenziale di questa squadra per il futuro”. (pp)

ITALY SCRUM CARRING THE BALL DURING THE OPENING MATCH OF 6 NATION 2018 ITALY VERSUS ENGLAND (Foto Pizzi)