Trasporti e rifiuti, Raggi attacca Zingaretti. Lui si difende: «Comiziaccio arrogante»

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La “pace” tra la sindaca e il presidente (vedi foto) sembra finita. Il duro scontro di oggi tra Raggi e Zingaretti sul tema di trasporti e rifiuti riapre l’antica diatriba tra Regione e Campidoglio.

Ad accendere la polemica era stata stamattina Virginia in occasione dell’inaugurazione del parco di Tor Marancia.

«Porteremo a breve i dossier sui tavoli del Governo perché purtroppo in questi giorni stiamo assistendo a una brutta prova della Regione sui trasporti. Se il presidente Zingaretti non vuole fare gli interessi di Roma che è la Capitale d’Italia ma soprattutto la città più importante del Lazio lo dica chiaramente: Roma sta soffrendo e Ama fa il massimo trattando più rifiuti possibile. Ma se non abbiamo sbocchi ulteriori non sappiamo dove portarli, e questo è competenza della Regione. Il presidente lo deve dire e lo deve fare: non possiamo più attendere, non abbiamo più tempo».

«Abbiamo tra l’altro – ha detto ancora Raggi – già chiesto più di due mesi fa di autorizzare due impianti per il compostaggio dei rifiuti ma il presidente continua a dire: cosa vuole fare il Comune di Roma?. Abbiamo presentato delle richieste formali, se volesse iniziare a dare l’autorizzazione e la via a quegli impianti noi potremmo già partire con i lavori e renderci un pezzetto più autonomi».

«Sul tema dei rifiuti – ha continuato – c’è questo piano del 2012 che deve essere attuato. Alla Regione è stato detto con una prima sentenza del Tar nel 2016, con una seconda sentenza nel 2018. Sappiamo che il presidente Zingaretti avrebbe avviato dei contatti con una delle aziende laziali per sbloccare questo piano del 2012 ma a oggi Roma non ha avuto alcun tipo di risposte. Sappiamo anche che ci sono stati contatti tra la Regione Lazio e la Regione Puglia, ma oggi a più di un mese di distanza c’è ancora questo rimpallo tra le due amministrazioni, e sapete bene che Roma ha avuto un aumento di rifiuti di più del 10% rispetto all’anno scorso, un aumento considerevole per cui abbiamo bisogno di altri sbocchi che sono competenza della Regione».

Per quanto riguarda i trasporti, ha continuato la Raggi, «quando Zingaretti era venuto in Campidoglio per iniziare a trovare delle tematiche comuni sulle quali inaugurare questo nuovo corso della sua nuova legislatura regionale avevamo convenuto che le ferrovie ex concesse sarebbero dovute andare a Roma Capitale, e invece abbiamo scoperto, con nostro grande sconcerto, che il presidente ha deciso di metterle a gara. Questo quando siamo ancora in attesa dei 180 milioni di euro che la Regione dovrebbe investire sulla Roma-Lido e che non è stato fatto. Tutto questo quando in Consiglio regionale Zingaretti dice che la gestione per i fondi del tpl è meglio che passi per la Regione perché così diventa una camera di compensazione, ma noi vediamo che il Cotral, che fa molti chilometri in meno rispetto ad Atac, prende cifre considerevolmente superiori. Quindi questa perequazione che il presidente dice di fare di fatto non avviene. Non mi sembra questo un atteggiamento onesto nei confronti della Capitale».

LA DIFESA DI ZINGARETTI

“Quello della sindaca Raggi è purtroppo è un brutto e arrogante comiziaccio  di campagna elettorale fatto in un Municipio al voto. Dopo il “cemento magico” messo sempre nei municipi al voto, ecco la ricerca del nemico. Un modo molto singolare di distrarre le persone, creando ad arte problemi che non esistono: infatti sulle ferrovie concesse si tratta di un adempimento comunitario, che non compromette nulla e inoltre ricordo che Atac comunque ha escluso quelle linee dal suo Piano Industriale per il concordato.  I problemi del trasporto pubblico a Roma sono ben altri: fermate piene di cittadini disperati per i ritardi e impauriti dai rischi di incendio”. Così in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Sui rifiuti praticamente lavoriamo solo per Roma. Sulla Puglia, se ci sono stati ritardi, sono stati legati alla iniziale contrarietà dei 5 Stelle pugliesi ad ospitare i rifiuti di Roma, posizione poi superata grazie al contributo di tutti 5stelle compresi. Lunedì, conclusi gli adempimenti dovuti, approveremo in giunta questo ennesimo accordo con la Regione Puglia. Dopo aver approvato in questi anni quelli con Emilia Romagna, Umbria, Toscana Abruzzo. La mia sensazione è, ripeto, che si voglia creare ad arte un polverone a fini elettorali e per rivendicare dal Governo i poteri promessi. Con questo continuo scaricabarile Roma rischia di spegnersi. Difenderemo Roma e i suoi cittadini con amore come abbiamo sempre fatto su tutto e con un impegno inedito anche per sopperire al disastro di questi anni”.

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