Lazio:al via in Consiglio la discussione per la riforma al diritto allo studio

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Con l’illustrazione del testo da
parte del vicepresidente della Regione Lazio e assessore alla
Formazione Massimiliano Smeriglio, e’ iniziata in Consiglio
regionale la discussione della proposta di legge 28-2018 di
riforma del Diritto allo studio. “Possiamo approvare un testo di
legge fondamentale per la vita di migliaia di studenti – ha
detto Smeriglio- una legge ambiziosa che non solo rispetta la normativa
nazionale ma vuole ridisegnare la concezione di welfare
studentesco, che contenga la spesa pubblica senza ridurre i
servizi ampliando anzi i contributi. Abbiamo insieme costruito
un punto di equilibrio importante, ma questa e’ la pazienza del
governare, farsi carico del punto di vista degli altri. Possiamo
voltare pagina e dotare la regione di un nuovo strumento
legislativo quadro che metta in fila le opportunita’ e garantisca
le risorse per migliaia di studenti”.
Lazio:al via in Consiglio discussione riforma diritto studio (2)
Smeriglio,sara’ testo fondamentale che ridisegna welfare studenti
Il testo licenziato a maggioranza
dalla commissione competente a fine giugno prevede la
sostituzione di Laziodisu, attualmente commissariata, con il
nuovo Ente regionale per il diritto allo studio e la promozione
della conoscenza (Disco). Dalle 13 figure apicali di Laziodisu
si passera’ a 6, con un cda che – oltre a presidente e dg – sara’
formato non piu’ da 11 ma da 4 membri. Tre verranno indicati dal
Consiglio regionale e uno sara’ eletto dagli studenti a suffragio
universale. Addio alle 5 Adisu territoriali – ciascuna con un
direttore e un comitato composto da altri cinque membri –
sostituite da tre presidi territoriali gestiti da tre dirigenti
interni: Lazio settentrionale (Viterbo), Roma Citta’
Metropolitana, e Lazio meridionale (Cassino): il risparmio
previsto e’ di 500 mila euro l’anno. Altre novita’: l’introduzione
del concetto di promozione della conoscenza; il potenziamento
del raccordo tra universita’, formazione e inserimento
lavorativo; l’ampliamento dei servizi e delle agevolazioni;
l’istituzione della Consulta regionale per il diritto allo
studio e alla conoscenza. Oltre ai servizi ‘classici’ (borse,
alloggi, mense e contributi finanziari per risiedere e
spostarsi) il nuovo Ente eroghera’ anche servizi innovativi come
medicina preventiva, agevolazioni per la mobilita’ sostenibile e
la genitorialita’, supporto all’inserimento lavorativo per
studenti svantaggiati e disabili e assistenza agli studenti
stranieri.

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