Un ‘no’ secco e deciso contro ogni tipo di violenza, discriminazione, crudelta’, omofobia e bullismo. È la risposta dei giovani studenti del liceo Albertelli di Roma al clima di rabbia che pervade l’attualita’, un vero e proprio giuramento che verra’ suggellato venerdi’ 11 gennaio, in occasione della quinta edizione della Notte dei licei classici. L’istituto in cui studiarono, tra gli altri, Enrico Fermi, Carlo Cassola ed Ettore Scola, diventera’ cosi’ la prima scuola al mondo a dichiararsi contraria alla violenza in tutte le sue forme, anche quella sulle donne. Il giuramento sara’ infatti una sorta di performance artistica ideata da Marina Rapone, artista pontina attiva contro la violenza di genere. L’evento sara’ preceduto da un percorso tra quadri viventi in cui l’autrice trasformera’ la scuola in un autentico museo, e ogni classe in un quadro tra emozioni, sogni, angosce e speranze del mondo degli adolescenti. Gli alunni del liceo giureranno quindi di non usare mai violenza nel corso della propria vita, e di impegnarsi a rendere migliore la propria esistenza e quella di chi li circonda. Un’iniziativa che ha ricevuto il plauso anche dei componenti del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Cultura di Camera e Senato, che hanno definito i ragazzi “non ingenui sognatori ma giovani che credono nella possibilita’ di imprimere al futuro la propria impronta positiva, e mettono impegno per farlo”, scrivono nella nota. Nel corso della Notte bianca dei licei classici, il liceo Albertelli affrontera’ anche anche il tema delle migrazioni, con la mostra ‘Storie greche dal mondo antico’, promossa dal Dipartimento di Scienze dell’antichita’ dell’Universita’ La Sapienza di Roma, e con la presentazione del progetto ‘Occhio invisibile – Mare Nostrum’. Gli studenti illustreranno i dati raccolti sul tema delle migrazioni nel mondo antico e presente, recitando le loro letture e simulando interviste a giovani immigrati. Un’attenzione particolare sara’ rivolta al linguaggio, con la presentazione di un piccolo dizionario delle parole da evitare quando si parla di emigrazioni, elaborato in collaborazione con la redazione di Piu’culture.it.