Casa, crolla il mercato delle nuove costruzioni

Vertiginoso ribasso del 50% degli investimenti dal 2007 al 2013 a Roma e provincia. Tiene il settore della manutenzione

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A Roma e provincia crolla il mercato delle nuove costruzioni, con un ribasso del 50% degli investimenti dal 2007 al 2013 dopo il boom dell’80% tra il 1999 e il 2006, mentre tiene il settore della manutenzione.

Quella straordinaria negli ultimi sette anni ha subito una contrazione del 5,7% (-1,1% rispetto al 2012). Stabile il mercato di quella ordinaria. Nel 2012 il valore complessivo della manutenzione ha superato gli 8 miliardi di euro, il 72% della produzione complessiva del settore delle costruzioni (era il 62% nel 2006).

A calcolarlo è il notiziario Economia, costruzioni, occupazione, pubblicazione trimestrale sull’andamento del mercato delle costruzioni a Roma e provincia, presentata stamani dal direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, alla presenza del presidente Cna costruzioni Roma, Carlo Bellioni, dell’assessore alle Periferie e Lavori pubblici, Paolo Masini e del presidente della Cna, Erino Colombi. Sul fronte del patrimonio abitativo, a Roma quasi 250mila abitazioni sono ancora in uno stato di conservazione non soddisfacente. Nel solo Comune di Roma quasi 80mila edifici hanno più di 40 anni e si passa a 188mila considerando anche la provincia.

Un impulso consistente al settore è stato dato dagli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica ed edilizia. Nel 2012 sono state presentate 31mila domande per un controvalore di 470 milioni di euro. Occorre allora puntare sulla  riqualificazione del patrimonio esistente, pubblico e privato anche grazie alla stabilizzazione definitiva degli incentivi fiscali che consentono di investire sulle tecnologie e creare nuovi posti di lavoro.

Al Comune la Cna costruzioni chiede di eliminare la tassa di occupazione di suolo pubblico quando un condominio affronta la spesa di rifacimento del fabbricato, che oggi comporta il raddoppio del valore di lavori. Occorre però un mercato trasparente e corretto, con poche regole e note a tutti, mentre le banche devono intervenire sul mercato a sostegno dei condomini e dei privati a sostegno del finanziamento ai lavori.

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