“Questa è una giornata che rinnova un messaggio importante in un momento in cui il terrorismo colpisce dappertutto: noi riteniamo che la migliore risposta ad attacchi e minacce sia quella che passa attraverso la conoscenza reciproca e delle diversità, e le ricchezze comuni. Mi auguro che di questo facciano tesoro anche altre comunità, come quella islamica e quella cristiana, che rappresentano una ricchezza del nostro paese”. La presidentessa della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha scelto parole di pace per aprire la Giornata europea della cultura ebraica presso il Museo ebraico della Capitale. Parole rese ancora più attuali dalla notizia giunta durante la notte di un attentato esplosivo a New York, fortunatamente senza vittime. Insieme alla sindaca Virginia Raggi, al prefetto della capitale Paola Basilone, all’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Fabiani e all’assessore capitolino alla Cultura Luca Bergamo Ruth Dureghello ha tagliato il nastro della mostra “Libro Aperto. Opere di Paola Levi Montalcini”, ospitata nel museo del Tempio Maggiore. Dureghello ha voluto dedicare l’evento alla memoria del Presidente Emerito Carlo Azeglio Ciampi, “molto vicino alla comunità sia per l’amicizia personale con il rabbino Toaff, sia per aver sempre sottolineato il ruolo e l’importanza degli ebrei italiani nella storia del paese”. Virginia Raggi ha fatto il punto sulla vicenda del museo Shoah, promesso alla Comunità Ebraica dall’ex sindaco Alemanno e poi arenatosi nei meandri degli uffici capitolini: “A breve lavoreremo sul MUSEO della Shoah. Siamo riusciti finalmente a sbloccare i fondi, che da anni probabilmente erano impantanati, e soprattutto abbiamo tutti una grande missione: coinvolgere i nostri bambini, le nostre giovani generazioni in un percorso che sia comune”. La sindaca ha anche rassicurato sul proseguimento dei Viaggi della Memoria, oggetto di polemiche alcune settimane fa, promettendo di intensificarli.
François de Quengo de Tonquédec