Profumo di elezioni anche al Consiglio regionale del Lazio riunito questa mattina alla Pisana e che proseguirà anche nei prossimi due giorni. La polemica riguarda la riforma della legge elettorale regionale, discussione sulla quale l’opposizione ha chiesto a gran voce la presenza del presidente Nicola Zingaretti che si trova ora in Polonia per un Viaggio della Memoria con i docenti del Lazio per programmato da tempo.
La richiesta della presenza del governatore in aula per poter iniziare la seduta è stata motivata dalla scelta politica di Zingaretti, confermata alla direzione regionale del Pd la scorsa settimana di mantenere il listino, cioè quei dieci nomi su indicazione del candidato presidente che non si dovrebbero confrontare con le urne, ma rientrare nelle sue liste su sua indicazione.
In Consiglio, infatti, è bloccata da mesi una proposta di legge, firmata sia da maggioranza che dall’opposizione, che ne prevedeva l’abolizione ma proprio nel corso della citata direzione del Pd lo stesso Zingaretti si è espresso a favore del mantenimento del listino stesso.
In Aula dunque dovrebbero arrivare degli emendamenti di maggioranza che ne prevedano il mantenimento, magari riducendone il numero da 10 a 6 come ventilato, oltre che la doppia preferenza di genere, uomo e donna.
«Se ha cambiato idea venga in Aula a metterci la faccia lui, altrimenti non si può cominciare» denuncia in sintesi l’opposizione, anche se il capogruppo Pd Massimiliano Valeriani, ha ricordato che il viaggio del governatore in Polonia era stato preparato da mesi assicurando che da domani, quando saranno in discussione gli emendamenti, il presidente sarà presente.
Mentre scriviamo la riunione è stata sospesa e sono riuniti i capigruppo, l’assemblea riprenderà i lavori domani alle 10.
Giuliano Longo
