“Italia in Comune”, il primo cittadino di Cerveteri Pascucci lancia una rete nazionale di sindaci e amministratori 

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Erano sicuramente centinaia i sindaci e gli amministratori locali intervenuti che hanno gremito oggi a Roma la sala dell’Ostiense per lanciare la rete dei comuni promossa dal sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci sotto lo slogan ’’Italia in Comune – la Costituzione sana”.
Una rete  che non ha  l’obiettivo di candidarsi alle politiche del 2018, ma che vuole costruire un movimento fondato sull’esperienza di sindaci e amministratori locali che rappresentano ormai l’ultima trincea nel rapporto fra le istituzioni e i cittadini.

Per Pascucci, che ha introdotto l’assemblea uno dei motivi del diffuso astensionismo elettorale sta nel fatto che i cittadini non possono indicare i loro rappresentati al parlamento che invece vengono selezionati nelle segrete stanze dei partiti “ovvero nei luoghi quanto più distanti dalla gente comune“.

Nè, ah proseguito, non sarebbe male che nella selezione dei candidati alle Camere venisse tenuto conto della loro esperienza amministrativa perchè “chi governa il Paese dovrebbe per prima cosa imparare come si amministra se la politica deve essere una professione da imparare”.
Per superare quel senso di solitudine dei sindaci oggi pressati dalle esigenze della popolazione e dalla mancanza di soldi occorre che condividano le loro esperienze  mettendosi in rete per condividere le buone pratiche utili per dare risposte ai  cittadini che “ci chiedono il rispetto di alcuni diritti fondamentali: dall’assistenza ai disabili alle persone che hanno perso lavoro. Diritti che spesso non sono nella disponibilità dei sindaci ma a cui cerchiamo di dare delle risposte“.

Numerose le presenze importanti in sala e per i nostri territori va segnalato l’intervento del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna che ha parlato dei danni che i ‘veri poteri forti’ hanno creato nel suo territorio ieri una grande polo industriale, oggi assediato da gravi problemi ambientali .

“Noi ci muoviamo – ha detto – ma il Tar spesso boccia le nostre delibere ‘forti’ frustrando le nostre iniziative”.
Per i sindaco di Parma Federico Pizzarotti ”mai come ora l’Italia ha bisogno di un movimento di sindaci e cittadini e per questo motivo l’Italia in Comune avvia oggi un percorso non breve che mira a costruire qualcosa a livello nazionale.

Quello di oggi è un punto di partenza, ora bisogna cominciare a a lavorare ad una carta dei valori che non diventi però un eterno dibattito ma che sia qualcosa di concreto, non gli infiniti convegni come fanno i partiti ma un progetto che nasce dall’esperienza di sindaci e cittadini” ha proseguito Pizzarotti.

Fra gli altri interventi quello di Nicola Zingaretti per il quale, in evidente polemica con le affermazioni di Sergio Pirozzi, “l’idea del ‘sindaco d’Italia’ va superata” quindi “dobbiamo uscire dagli scimmiottamenti e dalle formulette che non hanno prodotto grandi risultati. Bisogna rimboccarsi le maniche per affrontare con serietà i nodi che ci sono e su questi lavorare insieme proprio superando quella fase”.

Ma se dal basso “c’è un protagonismo civico, non può che essere positivo e da ascoltare”. Per questo ha proseguito nel corso del suo intervento  “Il movimento che nasce oggi non serve solo ai sindaci per fare meglio il loro lavoro, ma serve all’Italia, per ricominciare a produrre beni e servizi e per tentare di riscrivere tutti insieme gli assetti del sistema delle regole”.
Sindaci di tutto il mondo unitevi, ha incitato alla fine del suo intervento Pascucci perché  il citoyen (il cittadino della rivoluzione francese) vanta valori di democrazia e partecipazione   in un mondo dove ormai gran parte delle popolazioni ormai vive nelle città, piccole o grandi che siano.
Giuliano Longo

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