Il Lazio ha una nuova legge per il diritto allo studio: ecco Di.S.Co

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La definisce una rivoluzione il Vicepresidente e Assessore alla Formazione, Ricerca e Università della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, che di questa legge è l’ideatore. Ieri il Consiglio regionale del Lazio ha licenziato la nuova legge per il diritto allo studio.

Un lavoro che è partito già dalla legislatura precedente e che tra audizioni, commissioni, incontri e confronti ha il pregio di essere una legge partecipata e condivisa con tutte le parti in causa, studenti in primis.

Per questo infatti anche in aula i numeri parlano chiaro: la Legge passa con 34 voti favorevoli, 12 astenuti e nessun contrario a dimostrare che nonostante l’anatra zoppa, la Giunta Zingaretti riesce a governare e a portare a casa obiettivi anche importanti. Da notare evidentemente anche la posizione del gruppo 5 stelle che ieri, con il centrosinistra, sembra aver trovato una convergenza che per altri contesti sembrava improponibile.

Si concretizza così l’approvazione della nuova legge che, stando alle parole del Vicepresidente, “non vuole solo rispettare la normativa nazionale, ma anche ridisegnare la stessa concezione di welfare studentesco e mettere a sistema tutte quelle misure che in questi anni sono state messe in campo dalla Regione in ambito di formazione per le nuove generazioni. Penso a Torno Subito, ai servizi di Porta Futuro, ma anche all’abolizione  della figura dello studente idoneo non beneficiario, fino al raddoppiamento del numero dei percettori di borsa di studio passando dai 10.600 del 2013 agli oltre 21.000 dell’anno accademico 2017/18.”

Tra fondi regionali, statali ed europei, si tratta di circa 100 milioni investiti, ogni anno, sul diritto allo studio. Tra le novità rilevanti vi è sicuramente l’ampliamento dei servizi e delle agevolazioni agli studenti, l’Istituzione della consulta regionale per il diritto alla conoscenza, per garantire un maggiore protagonismo degli studenti. Ma la novità più importante è quella della governance. Laziodisu non esisterà più, per essere sostituito dal nuovo Ente regionale per i diritti allo studio e alla conoscenza “Di.S.Co.”. Un ente decisamente più snello e meno costoso del precedente che consentirà più efficienza, meno poltrone, più risparmio.

Anche il Zingaretti ha mostrato soddisfazione per il risultato ottenuto e per come l’Aula si è comportata: Grande unità e solidarietà del Consiglio regionale quando si tratta di cambiare le cose e investire sulle nuove generazioni. In un momento di continui conflitti politici l’approvazione della legge sul diritto allo studio e alla conoscenza è un risultato eccezionale per il Lazio. Quanto avvenuto oggi è l’esempio concreto di come si possa governare senza ostilità e che quando progetti e idee sono di assoluto valore riescono ad avere il riconoscimento e l’approvazione da parte di tutte le parti politiche”.

Leggi il dettaglio della nuova legge.

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