Spesso le vere notizie si nascondono tra le righe dei documenti. Ed è quello che pare essere successo con l’accordo trovato tra la Regione Lazio e i Comuni ciociari che costituiscono l’assemblea dei soci della Saf (il tmb che tratta i rifiuti indifferenziati di gran parte della Ciociaria e non solo) sulla retroattività dell’aumento della tariffa (da 102 a 138 euro per tonnellata) relativa agli anni 2015, 2016, 2017.
Ebbene la notizia di giornata è che l’aumento riguarderà solo il 2017 (e secondo alcune associazioni di consumatori si tramuterà in un rincaro nella prossima bolletta di 60 euro per utenza) mentre gli altri due anni vengono congelati in attesa di riconteggi.
È però nella motivazione di questo “congelamento” che risiede una seconda notizia passata sotto traccia. “E’ stato stabilito – riporta un’intervista ai vertici Saf – che il conguaglio tariffario relativo agli anni in questione potrà essere recuperato dai maggiori ricavi provenienti da gestioni di indifferenziato da extra Ato e non soci”.
Guardandosi intorno non è difficile individuare nell’ato di Roma, quello maggiormente in difficoltà sulla gestione dell’indifferenziato con i tmb capitolini che a fatica riescono a gestire la mole dei rifiuti prodotti. Non è quindi escludibile che la Saf, per risanare i suoi conti guardi proprio ai rifiuti romani che potrebbero essere quindi dirottati in massa verso l’impianto ciociaro (più volte definito dai giornali sovradimensionato rispetto alle esigenze dell’ato di riferimento).
Ma qui si innesta un’altra problematica. L’impianto Saf sarebbe legato a doppia mandata con la discarica Mad di Roccasecca dove smaltisce tutti gli scarti di lavorazione. Quella discarica sarebbe però praticamente esaurita tanto che il gestore privato ha proposto un progetto di ampliamento verticale.
Se questo diventasse realtà a goderne potrebbero esserne in molti. A rimetterci sarebbero invece i cittadini di Roccasecca, difesi a spada tratta negli ultimi mesi dal loro sindaco, Giuseppe Sacco, che appare però sempre più come Leonida alla guida dei suoi 299 uomini.