Pd Lazio, in corsa solo Astorre e Mancini (per ora)

0
595

Non c’è organo di stampa che ormai preconizzi la prossima scomparsa del Pd lacerato dalle sue divisioni interne e incapace di offrire un’alternativa all’onda sovranista e giallo/bruna che, almeno dai sondaggi, gode del favore di larga parte dell’elettorato. Una vulgata che non aiuta il dibattito interno a quel partito sulle ragioni  “storiche” delle sconfitte che hanno ridimensionato il peso politico di quel partito.

Nemmeno la manifestazione partecipata dal popolo di sinistra  di domenica scorsa in piazza del Popolo sembra aver mutato un refrain che ormai appare acquisito dal senso comune di una opinione pubblica distratta e irretita delle miracolose soluzioni del reddito di cittadinanza, della flat tax e dello stravolgimento della legge Fornero.  

Il fatto è che la mancanza di una leadership, dopo l’ascesa e la caduta (apparente) di Matteo Renzi, alimenta questa vulgata corroborata dall’assenza di una discussione “vera” sul futuro e la prospettiva politica del Pd.

Eppure in questa situazione di apparente confusione qualcosa si va muovendo con i congressi regionali che  dovrebbero concludersi con le primarie a novembre,   ben prima di quelle nazionali previste prima delle elezioni europee. 

Qui nel Lazio, come abbiamo già scritto,  l’area che fa riferimento al governatore, Nicola Zingaretti, sosterrà il campione di preferenze nella provincia di Roma, il senatore Bruno Astorre. Garante, a livello regionale del patto di ferro fra il governatore e Franceschini.

Da notare che in Ciociaria Astorre ha ottenuto l’appoggio del capo gruppo alla Pisana Mauro Buschini e dall’ex parlamentare europeo Francesco De Angleis (diversamente orfiniani) che ha ceduto il passo a Bruno già da qualche mese.  

I ‘giovani turchi’ di Matteo Orfini si giocheranno invece la partita, salvo sorprese, con il deputato Claudio Mancini. Comunque al voto ce ne andranno solo tre e almeno questa volta saranno i circoli a decidere la tris. 

Se nella provincia di Roma e in Ciociaria, grazie all’appoggio del duo De Angelis/Buschini, Astorre parte con ampi margini di vantaggio, Roma città resta per lui un’incognita.

Anche se il peso di Orfini qui parrebbe  in declino per il suo commissariamento che gli ha attirato non pochi malumori, resta il fatto che Bruno in città avrà bisogno dell’intervento delle truppe cambiate di Nicola.

Giungeranno in suo soccorso con alcuni consiglieri capitolini, fra cui Marco Palumbo e la ex capogruppo Michela Di Biase, che di recente ha optato per il solo seggio alla Pisana.

Poi c’è l’influenza, soprattutto in Atac, dell’assessore Valeriani ed una Cgil che è sempre stata vicina al Governatore, più tutto un ambiente di cinema e cultura. Poi alle primarie non mancherà il supporto di Smeriglio e della sua area politica che alla Garbatella e non solo, conta parecchio. 

Mancini, candidato di Orfini,  è invece forte in città e molto meno in provincia nonostante  possa contare su consiglieri regionali  fortemente legati ai territori quali Minnucci ed Eleonora Mattia.

Eppure questa prossima  conta regionale aiuterà  la campagna nazionale di Zingaretti per quel congresso che dovrebbe svolgersi prima delle europee, lasciando libero il governatore dalla “beghe” romano/laziali per farsi conoscere in altre aree geografiche della galassia Piddina. 

I sondaggi lo danno in pole position, ma i presunti competitors non mancano. 

L’emiliano e diversamente renziano Matteo Richetti si è già proposto ieri, Del Rio ci sta pensando, e poi ci sono Cuperlo e l’attuale segretario Martina, che una piazza come quella di domenica non la vedeva da tempo.

Se poi aggiungiamo  le voci sull’ex ministro dell’interno Minniti ci pare che la platea dei candidati sia anche fin troppo affollata soprattutto se l’unico obiettivo è quello di confrontarsi o battere Zingaretti.

Poi c’è l’incognita delle primarie aperte (a suo tempo concesse da Bersani a Renzi con tanto di modifica dello statuto) alle quali partecipano “tutti” con ampi margini di manipolazione da parte di altre forze politiche.  

Giuliano Longo

È SUCCESSO OGGI...