“Ora Ama rischia di andare verso il fallimento o il concordato. Questa azienda finisce nella precarieta’ e nell’ incertezza, penso anche al futuro dei dipendenti. Stavamo lavorando per il cambiamento, ci hanno voluto fermare. Mi sono sentita con Beppe Grillo, con serenita’, era dispiaciuto”. E’ quanto afferma al Messaggero, Pinuccia Montanari, ex assessore all’ Ambiente di Roma Capitale, dimessasi ieri. “Non ho firmato e non ho condiviso – spiega sui motivi della sua decisione – le ragioni tecniche e politiche contenute nella delibera con cui e’ stato deciso di bocciare il bilancio di Ama. Pensate che la delibera mi e’ stata sottoposta 5 minuti prima dell’ inizio della Giunta dal Direttore Giampaoletti e non ho avuto modo ne’ di vederla ne’ di approfondirla. E’ del tutto ingiustificata la bocciatura del bilancio che getta un’ azienda che da lavoro a oltre 11.000 romani in una situazione di precarieta’ che prelude a procedure fallimentari”. “Noi – rivendica – abbiamo avviato un grandissimo lavoro per raggiungere gli obiettivi necessari per mettere in sicurezza Roma nei prossimi anni. Avevo da tempo proposto una due diligence su Ama. Qualcuno non vuole che si faccia questo grande cambiamento. Anche per questo rassegno in modo irrevocabile le mie dimissioni da Assessore non essendo per me piu’ possibile condividere le azioni politiche e amministrative di questa giunta”.
RISCHIO SCIOPERO
Lunedi’ i sindacati di Ama sono stati convocati in Campidoglio. Al centro dell’incontro c’e’ la situazione dell’azienda dei rifiuti di Roma dopo la ‘bocciatura’ del bilancio 2017 da parte della giunta capitolina e le conseguenti dimissioni dell’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari. Una situazione che preoccupa non poco i rappresentanti dei lavoratori che hanno proclamato lo stato di agitazione e paventato un altro sciopero nella raccolta dell’immondizia in citta’. Lo sciopero potrebbe tenersi a fine mese, come spiegano dalla Cgil. “Lunedi’ la sindaca Raggi ci ha convocato alle 10 in Campidoglio. Ci aspettiamo che ci dica cosa sta succedendo, che ci spieghi i motivi della crisi – spiega all’ANSA il segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola -. Anche se tardivo, accogliamo l’invito della sindaca, ma se non ci saranno prospettiva certe per il rilancio dell’Ama e per garantire gli 8000 lavoratori, la mobilitazione – con un conseguente sciopero a fine febbrai -, sara’ inevitabile”.