Roma, avvicinato in casa con una scusa. Poi l’amara sorpresa

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Ieri pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tor Carbone, in via Accademia degli Agiati hanno notato un giovane,  all’interno di un’autovettura ferma in doppia fila.
Il comportamento del ragazzo, ha insospettito, i poliziotti che, in servizio con un’auto “civetta”, hanno deciso di appostarsi per verificare cosa stesse facendo. Dopo qualche minuto due donne, una della quali con una busta tra le mani, uscite da un edificio lì vicino, sono salite velocemente sull’autovettura che è ripartita a tutta velocità.
Gli agenti hanno così deciso di fermarla per un controllo.
Fatti scendere dal mezzo, i tre sono stati identificati per F.C., C.G. e C.F., rispettivamente di 22, 45 e 19 anni, tutti domiciliati presso il campo nomadi di Ardea. Nel sacchetto le due donne nascondevano numerosi monili in oro che, come accertato successivamente erano il provento di un furto appena commesso nei confronti di un anziano signore per un valore di circa 40 mila euro.
Rintracciata la vittima, ignaro di aver subito il furto in casa, questa ha raccontato che, poco prima, nel rientrare a casa, era stato avvicinato dalle due nomadi che, dopo averlo aiutato ad aprire il portone condominiale, lo avevano accompagnato a casa entrando anche loro nell’appartamento.
Durante la loro permanenza in casa, l’anziano signore aveva iniziato a conversare con una delle due non accorgendosi però che l’altra si era allontanata dalla stanza.
I fermati, accompagnati negli uffici del commissariato Tor Carbone, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.
La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari mentre l’autovettura utilizzata dai tre arrestati è stata sequestrata.

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