L’analisi ex post è uno strumento metodologicamente appropriato per valutare gli effetti che gli interventi sull’infrastruttura producono sulla sicurezza. Questa consiste nel confrontare la numerosità e gravità degli incidenti verificatisi in ciascun tratto stradale prima e dopo la realizzazione degli interventi infrastrutturali o di regolazione. Attraverso uno studio dettagliato ed incrociato degli interventi effettuati nel tratto di competenza regionale del Lazio della S.R. 3 Flaminia e dei dati ufficiali di incidentalità, il CEREMSS Centro di Monitoraggio del Lazio è in grado di fornire una valutazione che permette al gestore della Rete Viaria del Lazio di ottimizzare la programmazione dei prossimi interventi da effettuare.
La S.R. 3 Flaminia collega Roma a Fano nelle Marche, per oltre 283 chilometri, attraversando le regioni Lazio, Umbria e Marche. La tratta laziale si estende per 67,3 km, dalla Capitale al confine umbro, presso il territorio comunale di Magliano Sabino (RI).
I primi sette chilometri dell’estesa sono gestiti da ANAS, mentre sei tratte sono state riconosciute come “tratto interno a centri abitati” poiché presentano meno di 10.000 abitanti e quindi sono sottoposte ad un regime di gestione mista con l’amministrazione comunale. Tali tratte sono quelle che attraversano i Comuni di Castelnuovo di Porto (RM), Morlupo (RM, due tratte distinte), Rignano Flaminio (RM), Civita Castellana (VT, due tratte distinte).
La strada Flaminia presenta caratteristiche infrastrutturali omogenee per tutta la tratta, ovvero: dal km 0,000 al 67,000 l’infrastruttura è dotata di piattaforma con una corsia per senso di marcia e spartitraffico presente solo in alcune sotto-tratte. L’intera estesa della S.R. 3 Flaminia è a singola carreggiata e per la maggior parte delle volte in ambito extraurbano.
In termini di incidentalità stradale, in base ai dati i dati ISTAT medi annuali relativi al triennio 2012-2014 la S.R. 3 Flaminia è attualmente, la quinta strada regionale del Lazio per numero di incidenti (356), quarta per numero di morti (11), e sesta per numero di feriti (505). In termini relativi all’estensione chilometrica, invece, è la sesta strada tra le principali 12 del Lazio per tasso annuo di incidentalità (5,3) e la settima per tasso di lesività (7,5) e per tasso di mortalità (0,16).
Grafico di sintesi dell’incidentalità sulla SR3 Flaminia nel triennio 2012-2014
È stata condotta, quindi, dal CEREMSS un’analisi sull’incidentalità relativamente alle quattro diverse categorie veicolari: Automobili, Due ruote, Mezzi pesanti e Pedoni. L’analisi è stata distinta per i due trienni 2009 – 2011 e 2012 – 2014 ed i suoi risultati consentono di notare come, nel primo triennio, automobili e motocicli presentino pressappoco gli stessi valori. Nel secondo triennio invece diminuiscono notevolmente i motocicli coinvolti (si passa dal 41% al 29 %) mentre aumentano ulteriormente le autovetture. I mezzi pesanti aumentano di soli 2 punti percentuali, mentre fanno la loro comparsa i pedoni (4%).
Uno sguardo ai centri abitati ci permette di tratteggiare numeri più dettagliati dell’incidentalità. Circa il 20% dell’estesa complessiva della SR3 Flaminia (20 Km su 67) si sviluppa entro centri abitati riconosciuti, costituito dai Comuni di: Roma, Castelnuovo di Porto, Morlupo, Rignano Flaminio, Civita Castellana. Lungo l’unica tratta urbana riconosciuta della strada regionale, nel triennio 2009-2011, si sono verificati 24 incidenti stradali (il 7,5% di quelli localizzati sulla SR3 Flaminia), che hanno determinato 2 morti (il 25% del totale) e 32 feriti (6,7%), con un costo sociale di oltre 4,6 milioni di Euro (12%). Nel triennio successivo nelle tratte urbane della SR3 Flaminia si sono verificati 32 incidenti (7% del totale) che hanno causato la morte di 3 utenti (27,3%) e il ferimento di 35 (6,9%), per un costo sociale di oltre 6,2 milioni di Euro (15% del totale).
Le quattro tratte più critiche costituiscono la sezione della S.R. 3 Flaminia tra il chilometro 7 ed il chilometro 19, in prossimità di Roma, sono soggette a valori di traffico medio giornaliero molto elevati e il grado di pericolosità è più elevato delle restanti tratte.
Particolare importanza tra le stime effettuate riveste quella dei costi sociali medi annuali calcolati ex-ante ed ex-post, che sintetizzano la condizione di incidentalità aggregata del tratto di strada prima e dopo l’intervento. La “Variazione percentuale di costo sociale” che ne deriva può confrontarsi con la “Variazione percentuale del costo sociale di riferimento”, calcolata come variazione di costo sociale nello stesso periodo temporale sull’estesa chilometrica complessiva della strada, escluso il tratto oggetto dell’intervento. La Variazione percentuale del costo sociale di riferimento è quindi variabile in funzione dell’intervento considerato. La differenza tra la Variazione percentuale di costo sociale calcolata sull’estesa chilometrica oggetto dell’intervento e la Variazione percentuale del costo sociale di riferimento è denominata “Variazione di Costo Sociale Netta” ed è riportata nell’omonima colonna: questo indicatore consente di valutare gli effetti dell’intervento al netto della tendenza evolutiva generale dell’incidentalità della stessa strada regionale.
Gli interventi
Su questa arteria regionale, tra il 2005 e il 2014 sono stati realizzati 8 interventi, diffusi su tutta la strada, di manutenzione, qualificazione, modifica e ripristino dei quali è possibile valutare l’impatto sul fenomeno dell’incidentalità, in base alla data di ultimazione e possibilità di esatta imputazione dei costi e delle azioni alle dovute estese chilometriche. Gli importi di ciascun lavoro effettuato variano tra i circa 20.000 euro ai 2 milioni e mezzo di euro, per un importo complessivo su tutta la S.R.3 pari a 2,3 milioni di euro.
Le analisi ex ante ed ex post permettono di rilevare che tra gli interventi effettuati, i migliori risultati sulla variazione del costo sociale normalizzata (-93.6) si sono determinati grazie all’intervento, effettuato nel 2013, di adeguamento impiantistico della galleria di Prima Porta. A seguire l’intervento del 2006 di rifacimento della pavimentazione tra il km 43 e 61 (-49% di costo sociale normalizzato), quindi l’intervento del 2008 riguardante il consolidamento statico e la pittura dei rivestimenti della galleria di Prima Porta, che ha portato alla riduzione del -39.5% di costo sociale normalizzato. Segue questa classifica il rilevante intervento di rifacimento, nel 2010, della pavimentazione dal km 43 al km 67.
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