Ladispoli, Pizzuti Piccoli (M5S): «Dopo 20 anni è arrivato il momento di cambiare»

Intervista al candidato sindaco del Movimento 5 Stelle che critica la lunga gestione del centrosinistra e denuncia logiche spartitorie trasversali

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di ALBERTO SAVA

Da ormai venti anni Ladispoli elegge coalizioni di centrosinistra, a guida Pd. Quattro ininterrotti lustri, durante i quali la città è cresciuta, ma ha anche pagato lo scotto politico e amministrativo di una democrazia senza alternanza. Venti anni di governo del centrosinistra, durante i quali le maggioranze che si sono susseguite hanno spesso potuto contare su una opposizione di centrodestra, quantomeno costruttiva, soprattutto su provvedimenti delicati, destinati a incidere sull’economia e la fisionomia urbanistica del Comune. La prossima primavera Ladispoli ritornerà alle urne per il rinnovo del Consiglio, e il Movimento 5 Stelle è stata la prima forza a scendere in campo, indicando Antonio Pizzuti Piccoli quale candidato sindaco.

CHI È ANTONIO PIZZUTI PICCOLI

Tra i fondatori del movimento cittadino, il candidato è stato scelto dall’assemblea di tutti gli iscritti del meetup locale. Nato 43 anni fa, è sempre vissuto a Ladispoli dove è sposato con Agnieszka, ed è papà di Filippo e Stephan. Svolge l’attività di naturalista, zoologo, agrotecnico, e si occupa di gestione di aree protette e conservazione di specie prioritarie. È direttore tecnico dell’Oasi Naturale del Bosco di Palo, nonché direttore del Centro di Educazione Ambientale “La Fattoria degli Animali”, dedicata alla biodiversità degli animali domestici.

INTERVISTA AL CANDIDATO SINDACO

Ladispoli è governata ininterrottamente da 20 anni da coalizioni di centrosinistra a guida Pd, un primato difficile da abbattere?
Penso che proprio perché da venti anni siamo amministrati dalle stesse persone sia l’ora di dare una svolta alla guida della città. Purtroppo in questi ultimi anni stiamo assistendo ad una trasformazione in negativo della città. Ma, in realtà, è da molto più tempo che le stesse persone controllano la politica della nostra città.

In questi 20 anni che ruolo hanno svolto in aula le opposizione di Centrodestra a Ladispoli?
Le opposizioni sono sempre state in pratica allineate alla maggioranza. Anzi, a ben vedere, una parte dell’opposizione è ormai approdata in maggioranza, parallelamente all’approvazione di progetti edilizi riconducibili proprio ad alcuni esponenti dell’(ormai ex) opposizione. La restante parte si è svegliata ora, in apertura della campagna elettorale. Ma, purtroppo, solo a parole, dato che continua ad astenersi su scelte importanti per la nostra città, lasciando campo aperto alla maggioranza. Negli ultimi anni l’unica vera opposizione è stata quella del Movimento 5 Stelle che, pur non avendo rappresentanti eletti in consiglio comunale, sta lottando affinché la città non sia sommersa dalle logiche spartitorie di pochi potentati locali.

Lei è il candidato sindaco di M5S, in caso di vittoria quale saranno le vostre linee guida politiche e culturali?
La nostra città ha fame di servizi alla persona, di spazi comuni puliti e fruibili, di rilanciare un’economia incentrata sul turismo e la cultura di qualità. Può sembrare un mero spot elettorale ma non è così: sono due anni che stiamo studiando e ci stiamo preparando a cambiare la città, e abbiamo identificato già alcune operazioni da realizzare subito. Il nostro programma, che presenteremo a breve alla cittadinanza, è incentrato su questi aspetti. Ladispoli, può tornare ad essere una città in cui vivere sia bello, dove sia bello anche trascorrere una vacanza, sia per un giorno che per un periodo di tempo più lungo.

No all’abusivismo nelle strutture turistico ricettive all’aperto e no alla cementificazione dei pochi fazzoletti di terra ancora liberi, parliamo di queste vostre due battaglie?
Le nostre battaglie in questo senso sono in linea con un punto imprescindibile per noi: stop al consumo di suolo, che sta distruggendo la vivibilità e l’ambiente di Ladispoli, e sì ad una gestione pulita e legale del territorio. A Ladispoli sono rimaste poche aree verdi da destinare ai servizi e, a poco a poco, in barba al vigente Piano Regolatore Generale e alla Variante in corso di approvazione dal 2010, stiamo assistendo al tentativo di un loro cambio di destinazione d’uso che permette a privati di edificare ancora palazzine e appartamenti. Questa logica va bloccata per restituire servizi alla città. Ogni pezzetto di verde concesso per costruire si traduce in meno servizi per i cittadini e maggiori problemi di vivibilità (aumento del traffico, maggiore carico sulla ferrovia che collega a Roma, minore capacità per le fognature di contenere gli scarichi). Non possiamo permettere che i cittadini si facciano carico di questi aggravi per facilitare progetti che porteranno vantaggi solo ai costruttori che li realizzano. Sul caso via Roma la magistratura è intervenuta in una situazione di illegalità consolidata da decenni; è giunto il momento di riorganizzare il nostro territorio ed applicare regole uguali per tutti. Siamo i primi che stanno studiando una riconversione che permetta di realizzare, secondo le norme e secondo le destinazioni d’uso del piano regolatore, delle soluzioni per attivare delle realtà produttive nell’area, ma difendiamo la necessità di tutelare gli imprenditori onesti di Ladispoli da queste derive da far west che si sono create sotto l’occhio distratto dell’amministratore in carica.

Quali le risposte di M5S allo sviluppo “fai da te” in settori vitali dell’economia ladispolana dal dopoguerra ad oggi?
Programmazione e interventi di lungo periodo: l’amministrazione deve diventare la regia e il garante di uno sviluppo imprenditoriale privato che agisca secondo le leggi e in maniera coordinata. Questo nuovo modo di gestire il territorio sarà fondamentale per recuperare, a Ladispoli, un’identità turistica e culturale che rilanci veramente un’economia locale attirando un turismo di qualità a vantaggio di tutti. Rendere bella la nostra città per i turisti significa anche renderla vivibile offrendo, a chi vi abita, una città pulita e organizzata nei servizi alla persona.

L’articolo in versione integrale in edicola sul Giornale della Provincia di mercoledì 19 ottobre 2016

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