L’estro e il talento come strumenti, il fumetto come veicolo di espressione. Lo scopo, delicato, in occasione della festa della donna, era quello di sensibilizzare i ragazzi sul tema della violenza di genere. Obiettivo centrato in pieno col concorso per la migliore “striscia” realizzata dai ragazzi delle scuole superiori del Lazio. I vincitori del contest sono stati premiati ieri, 8 marzo, dalla Regione nello spazio dell’ex Planetario alle Terme di Diocleziano.
Gli studenti, da soli o in gruppo, dovevano ideare un fumetto, di massimo quattro pagine o ventiquattro vignette, avente come tematica, appunto, la violenza sulle donne. I lavori realizzati, circa cento, sono stati valutati da una giuria di esperti che ha selezionato i dieci migliori fumetti, poi raccolti in un volume. Tra questi è stato inoltre scelto il migliore, intitolato “Tornare a vivere” e realizzato dalla talentuosa Paola Francabandiera, giovane studentessa del liceo scientifico romano Louis Pasteur.
La ragazza è stata premiata con un tablet dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Il fumetto – ha spiegato il governatore – è un linguaggio immediato che permette di veicolare messaggi importanti. È lo strumento attraverso il quale abbiamo chiesto a ragazze e ragazzi di prendere posizione. Abbiamo bisogno della loro energia positiva e della forza dirompente della loro creatività, delle loro parole per diffondere un messaggio che rende più liberi tutti, non solo le donne». «Colpisce – ha concluso Zingaretti – che siano tutte storie che parlano di violenza domestica. È un segnale che conferma una grande maturità e anche, però, stimola ad intervenire ancor di più per rompere il silenzio e difendere le persone».