Un Piano regionale biennale da 14,4 milioni per combattere il gioco d’azzardo patologico (GAP). E’ l’iniziativa messa in campo dalla Regione Lazio per contrastare un fenomeno sempre più dilagante: secondo i dati 2015 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato il Lazio è la seconda regione italiana per spesa in gioco (oltre 7 miliardi), per numero di sale gioco (più di 500) e per macchinette da gioco (quasi 50mila terminali tra slot e videolottery).
“Si tratta di un’autentica emergenza sociale”, spiega l’assessore regionale alle Politiche sociali, sicurezza e sport, Rita Visini. Per Visini “l’azzardo è una forma di schiavitù per le persone, disintegra le famiglie e le comunità ed è terreno fertile per gli affari della criminalità organizzata. Dopo l’approvazione della legge contro il gioco patologico e dopo l’apertura di 80 sportelli regionali di informazione e prevenzione su tutto il territorio, la Regione Lazio punta a diventare un’istituzione all’avanguardia nel contrasto all’azzardo, portando i finanziamenti no-slot da 2,5 milioni del biennio 2015-2016 a 14,4 milioni per il 2017-2018. Con questo Piano regionale potenzieremo i servizi esistenti, ne apriremo di nuovi, investiremo sull’integrazione sociosanitaria e sulle azioni educative nelle scuole”.
Le risorse per l’attuazione del Piano regionale no-slot arrivano in parte dal fondo sanitario regionale (9,6 mln) e in parte dal nuovo fondo antiazzardo messo a disposizione delle Regioni dal Ministero della Salute (4,8 mln).
In particolare, 9,9 milioni saranno destinati alle attività di cura e riabilitazione. Di questi, 9 milioni andranno al potenziamento dei servizi sociosanitari e dei servizi per le dipendenze e all’istituzione di una o più strutture specialistiche riabilitative a carattere regionale per chi ha bisogno di allontanarsi dal proprio ambiente di vita per superare la dipendenza dal gioco compulsivo. I restanti 900mila euro saranno invece utilizzati per l’istituzione di un Centro regionale per il contrasto al sovraindebitamento e all’usura legati al gioco d’azzardo, che sarà gestito da uno degli enti accreditati dalla Regione.
Per le azioni di prevenzione saranno invece impiegati 2,8 milioni: sono previsti il rifinanziamento e l’implementazione degli sportelli no slot attivati in tutti i distretti del Lazio, il lancio di una nuova campagna di comunicazione sociale, la promozione di attività educative nelle scuole del Lazio e il potenziamento del numero verde regionale.
I rimanenti 1,7 milioni andranno infine per il rafforzamento delle azioni previste dalla legge regionale: 600mila euro finanzieranno un percorso formativo per tutti gli operatori sanitari, sociali e del terzo settore finalizzato alla conoscenza del fenomeno del GAP, 400mila euro saranno impegnati per la predisposizione e rilascio di un marchio “Slot free” per i gestori che rinunciano alle apparecchiature per il gioco d’azzardo nel proprio esercizio commerciale, 700mila euro andranno a finanziare le attività di ricerca dell’Osservatorio regionale sul fenomeno dell’azzardo e il funzionamento dei tavoli tecnici territoriali contro il rischi di dipendenza dei giocatori.