Elezioni Lazio, Zingaretti: «Avanti con una “alleanza del fare” e una impronta civica»

Parte dall’ex dogana la campagna elettorale di Nicola Zingaretti per la presidenza della Regione Lazio

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Parte dall’ex dogana la campagna elettorale di Nicola Zingaretti per la presidenza della Regione Lazio. Oltre mille supporter del Presidente che ha accuratamente evitato ogni polemica politica con gli avversari perché la sua campagna elettorale sarà improntata dalla proposta e dal programma da realizzare nei prossimi 5 anni per la ‘buona politica’, come ha detto, all’insegna della legalità e della trasparenza. 

“L’odio – detto – in politica è solo la spia di una carenza di idee e di progetti.”

Anche se il suo comitato elettorale verrà presentato a metà dicembre sin d’ora sceglie una alleanza larga che vada dai moderati alla sinistra tutta, compresi gli scissionisti che domani si riuniscono per concordare le strategia per le prossime elezioni politiche. 

Ma l’alleanza cui pensa il Presidente supera gli schemi della politica politicante e si apre alla società civile e all’associazionismo con la proliferazione dei comitati locali che dovrebbero cogliere i 50 progetti su cui si incardinerà il suo programma elettorale “dal basso”.

Rivendica questi 5 anni del suo mandato e l’uscita nel 2019 dal commissariamento della Sanità “che non è un regalo del governo” ma la conferma di un processo virtuoso già avviato che porterà a 3.500 assunzioni e ad un miglioramento del servizio per l’utenza.

Una particolare attenzione verrà dedicata ai giovani e alla cultura per i quali si è già realizzato l’ostello mediterraneo della gioventù a Santa Severa, ma soprattutto l’accesso alle borse di studio universitarie per 16.000 giovani che in parte pur avendone diritto, venivano prima esclusi.

Zingaretti pensa a una campagna elettorale fondata su una “alleanza del fare” che porti un forte messaggio oltre che politico “culturale  e etico” per completare l’opera compiuta, anche se parzialmente, lo ammette lui stesso, i questi anni.

Fondamentale è il sostegno dei sindaci e degli amministratori locali che hanno rappresentato una “difficile frontiera nel rapporto fra i cittadini e lo stato” ma significativo è che a questa “alleanza” abbiano aderito 202 sindaci sui 378 presenti nel Lazio.

Nelle intenzioni si va delineando una impronta “civica” per questa campagna elettorale che impegna i sostenitori di Nicola ad un lavoro capillare con la costituzione di comitati “anche a livello di pianerottolo” che siano “costruttori” di un programma fondato sulle esigenze di “una comunità”.

Pe quanto riguarda “i soldi” questi vanno raccolti capillarmente dai cittadini “ meglio pochi, ma da tanti – ha detto- che pochi ma da pochi.”

Una campagna che secondo il governatore, dovrà essere all’insegna “dell’allegria e della partecipazione” battendo chi vuole impostarla la politica sull’odio e la divisione. 

Slogan e logo sono: “Save the date – regionali 2018 – Zingaretti presidente – FORTI DELLA NOSTRA GENTE”. www.nicolazingaretti.it”.

La macchina ormai è avviata. Resta da vedere la tattica e la strategia degli avversari che per ora vede solo la Pentastellata Roberta Lombardi e il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi che  non trova ancora la quadra con il centro destra. 

Una campagna elettorale difficile che non sarà sempre all’insegna del sorriso come  vorrebbe anche Pirozzi, ma che subirà l’attacco della spregiudicatezza grillina e subirà gli influssi dei rapporti di forza politici a livello nazionale.  Tuttavia in molti ritengono che la scelta delle alleanze di Nicola potrebbe rappresentare un laboratorio di soluzioni per tutta la sinistra.

Giuliano Longo

 

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