“La candidata del M5S alla presidenza della Regione Lazio, Roberta Lombardi, sostiene che incontrerà i produttori agricoli, gli allevatori e i coltivatori di Civita Castellana e della Tuscia con cui affronterà il tema dell’elevata pressione fiscale ai fini IRAP nel Lazio”. Comincia così una nota del deputato Pd Emiliano Minnucci che poi prosegue e spiega lo scivolone dalla Lombardi sulla tassa.
“Non sappiamo bene di cosa andrà a parlare con le imprese agricole e con gli allevatori – si legge nella nota – visto che, come dovrebbe sapere avendo occupato uno scranno a Montecitorio in questi cinque anni, per effetto delle modifiche introdotte dall’art. 1, comma 70, lettera a) n. 1) e 2) nella ‘Legge di stabilità 2016’, i soggetti che operano nel settore agricolo e le cooperative della piccola pesca e loro consorzi di cui all’art. 10 del Dpr n. 601/73 non sono più tenuti al pagamento dell’IRAP dal 2016. I soggetti che esercitano l’attività agricola, infatti, nel rispetto dell’art. 32, dpr 917/1986 (Tuir), e che quindi sono inquadrabili come produttori agricoli, a prescindere dalla veste giuridica (imprenditori individuali e società, anche cooperative), cui si applicava l’aliquota nazionale ridotta dell’1,9%, a partire dal periodo d’imposta 2016 non sono più soggetti passivi del tributo. Una bufala, insomma, messa in giro ad arte dalla Lombardi nel suo stile di queste settimane”.