A destra la ‘quarta gamba’ di Lorenzo Cesa sostiene Pirozzi

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Mamma mia, al centro destra spunta la quarta gamba anche nel Lazio! No, si tranquillizzino i nostri lettori che ancora si appassionano alla materia. Non si tratta di una mostruosità cui la politica da anni ci ha abituato. Ma di una operazione politica che vede scindersi quell’area centrista di Api, Udc, seguaci di Fitto e quant’altro, fra i fautori dell’alleanza con il Pd, vedasi la ministra Lorenzin e gli altri che vogliono andare con Berlusconi fra i quali Lorenzo Cesa che con la sua componente cattolica ed ex democristiana a Roma un qualche peso ce l’ha.  

Certo, Matteo Savini di quarta gamba non ne vuol proprio sentir parlare e l’ha pure cantata chiaro a Berlusconi. Ci mancherebbe! Una sorta di riconoscimento politico all’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi che nella ‘quarta gamba’ ci sta, ma se ne è andato malamente dalla Lega sostenendo il Sì al referendum di Renzi e buttando allo sbaraglio la  sua candidata alle recenti comunali di Verona.

E Cesa? Beh Cesa è un’altra cosa, anzi, sta pure simpatico al capo della Lega (non più lombarda ma nazionale). In fondo il ragionamento di Lorenzo nel corso di una sua  recente intervista ad Affaritaliani.it, non fa una piega: «Dialoghiamo con Silvio Berlusconi e Antonio Tajani. Forza Italia, Udc e Udeur fanno parte della famiglia del Ppe e insieme rilanceremo le forze moderate cattoliche».

Detto questo veniamo alle elezioni regionali. Infatti la novità sta proprio qui perché la “quarta gamba” è fortemente intenzionata a sostenere Sergio Pirozzi mentre il centro destra non ha ancora un candidato. 

Da quelle parti si naviga ancora nelle nebbie perché il senatore Maurizio Gasparri vorrebbe candidarsi, ma con il paracadute di una sua ri-candidatura al Senato, soprattutto se le cose dovessero andar male con un Pirozzi che corre da solo e magari finisce per portar via qualche centinaio di migliaia di voti alla colazione. Se non fosse che il potentissimo presidente del Consiglio d’Europa Antonio Tajani, Gasparri alla Regione non ce lo voglia proprio, forse per antiche ruggini che risalgono ai trascorsi aennini del senatore che ormai calca le scene parlamentari dal 1992.

Così in questi giorni dopo la ridda di nomi buttati nel tritacarne delle candidature regionali quali i giornalisti Nicola Porro e Paolo Liguori, in questi giorni di giornalista ne spunta un altro: Gennaro Sangiuliano. Napoletano trapiantato nella Capitale, scrittore, vicedirettore del Tg1 dal 2009, già alla guida del quotidiano “Roma” di Napoli dal 1996 al 2001 e, prima dell’ingresso in RAI, vicedirettore di “Libero”. 

Sembra proprio che nel centro destra non sappiano più a che santo votarsi (è il caso di dire) per trovare “la quadra”, come diceva il dimenticato Umberto Bossi. Pare che Gennaro sia sponsorizzato da Tajani ed è pure amico di Gasparri che senza il suddetto paracadute non se la sente di fare l’agnello sacrificale in uno scontro quasi fratricida con Pirozzi, che non perde occasione per ribadire le sue radici politiche di destra.

Non vorremmo essere profeti perché le giravolte della politica spesso superano l’immaginazione di noi comuni mortali, ma in questa situazione di stallo ci pare che le quotazioni del Pirozzi candidato unico del centro destra vadano crescendo, nonostante il suo temperamento ruvido e l’impronta ‘civica’ che vuol dare alla sua candidatura fuori dai riti della politica tradizionale..

Al momento il sindaco di Amatrice totalizza il sostegno di Salvini e della ‘quarta gamba’ di Cesa che non è poi così poco per uno che sta correndo da solo da tempo.  

Prossimamente su questo schermo Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni (sempre in rigoroso ordine di sondaggi) si incontreranno per definire programmi e soprattutto le liste. Può darsi che un miracoloso coniglio esca dal fantasioso cilindro del Cavaliere. Altrimenti…..Beh, le profezie le lasciamo tutte a voi (se vi diverte).   

Giuliano Longo

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