Pirozzi: «Vogliono distruggere un uomo ma non ci riusciranno»

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Giornata tesa per Sergio Pirozzi dopo l’avviso di garanzia che è stato notificato ieri notte tramite il legale d’ufficio incaricato dalla Procura di Rieti. Era poi seguita una nota alle agenzie che abbiamo pubblicato (vedi link) successivamente smentita e poi nella sostanza confermata. 

La conferenza stampa, convocata nel primo pomeriggio presso gli uffici del comitato elettorale sulla Cristoforo Colombo, ha solo registrato le dichiarazioni del sindaco di Amatrice e candidato alla presidenza della Regione Lazio del seguente tenore:  

«Immediatamente data la notizia ai media dell’avviso di garanzia nei miei confronti (per il reato di omicidio colposo a seguito del crollo di una palazzina durante l’evento sismico, ndr vedi link)  posso dire che sono orgoglioso di aver avuto un ruolo che ha consentito di salvare tante vite umane e sono orgoglioso di aver detto all Protezione civile che non doveva intervenire  solo ad Amatrice ma doveva andare a Sant’Angelo  a Saletta alle  altre frazioni dove  c’erano tante vite da salvare.»

Poi rivendicando il suo ruolo di sindaco del terremoto prosegue: «Sono orgoglioso di aver fatto immediatamente chiudere il metanodotto e di aver fatto aprire l’indotto del lago Caldarello» .

Per quanto riguarda l’avviso di garanzia pervenutogli, adombrando una certa ostilità delle istituzioni nei suoi confronti,  ricorda che  a dicembre gli è arrivata una nota del Prefetto di Rieti con la quale gli si comunicava che Amatrice veniva insignita della medaglia d’oro al valor civile  e pertanto il Prefetto gli chiedeva  di indicare una data  che Pirozzi proponeva per il 26 gennaio, ma che veniva respinta perché «potrebbe inquinare la campagna elettorale». Di qui lo spostamento della data dell’onorificenza  al 5 marzo.

Poi Pirozzi entra nel merito dell’avviso di garanzia e precisa che gli è stato notificato  «da un magistrato che va in pensione il primo di marzo  che solo oggi notifica una indagine preliminare .»

Quindi conclude: «Io sono solo colpevole di aver assistito alla devastazione della mia comunità.

Detto questo, aggiunge il sindaco: «Mi sembra chiaro che qualcuno vuole colpire  un uomo, ma non ci riusciranno. perché prima volevano ignorarmi, poi mi hanno irriso  e adesso mi vogliono distruggere.»

Un discorso accolto dai suoi sostenitori presenti alla conferenza stampa al grido di “vergogna, vergogna.”

Giuliano Longo

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