La stranezza di questa campagna elettorale per le regionali vede tante donne nelle liste dei partiti anche in virtù della nuova legge approvata dalla Pisana che prevede la parità di genere, senza che il peso delle donne abbia la rilevanza mediatica che meriterebbe vista la loro presenza nelle liste di tutti i partiti. Per questa ragione riteniamo necessario, nel poco tempo disponibile da qui al voto di dare rilievo a qualche candidata e in particolare della coalizione del centro sinistra che della parità di genere ha fatto sempre un punto d’onore.
Fra queste Cristiana Avenali, nome conosciuto per i suoi trascorsi ambientalisti in Legambiente che fu eletta nel 2013 nel cosiddetto ‘listino’ indicato dal presidente Zingaretti e abolito con la nuova legge regionale. Parliamo intanto del curriculum di questa candidata.
Io vengo dall’ambientalismo – ci dice – da Legambiente. Ho iniziato la mia attività sociale politica in questa associazione circa 20 anni fa e alla Pisana ho lavorato in stretto rapporto con le associazioni ascoltando le voci dai territori cercando di incidere sul livello di lavoro della Assemblea Regionale . Sono anche una sportiva cui piace molto il basket il che mi ha insegnato a giocare di squadra. Sono convinta che Zingaretti e la sua maggioranza alla Pisana siano riusciti ad incidere sulle sfide ambientali soprattutto rispetto alle consiliature precedenti.
In questi cinque anni di lavoro quali sono i risultati che lei può vantare?
Ho visto approvate sette leggi da me proposte. Intanto quella sulla ‘filiera corta’ che comunemente riguarda i prodotti a chilometro zero sostenibili ambientalmente e per una agricoltura di qualità sui territori. Una produzione che limita la produzione di co2 ma soprattutto mette in contatto diretto produttori e consumatori.
Poi le ricordo la legge da me proposta sul servizio civile regionale che mette a disposizione dei ragazzi risorse per una esperienza formativa sul sociale e i beni culturali. E ancora la legge sui ‘contratti di fiume’ che sono uno strumento di partecipazione pubblico/privata che ha l’obiettivo di riqualificare le acque di mare, laghi e fiumi della nostra regione.
La quarta legge che ho fatto approvare è quella della ‘tariffa puntuale’ per la quale entro il 2020 tutti i comuni del Lazio la tassa sui rifiuti non verrà più pagata per il numero dei componenti del nucleo famigliare o metri quadri dell’appartamento, ma in base ai rifiuti indifferenziati prodotti. Meno se ne producono meno si paga.
E ancora la legge sul verde urbano per la quale siamo primi in Italia ad applicare la normativam nazionale del 2013 che ha l’obiettivo di diffondere il verde con i suoi beneficia effetti ambientali.
Siamo a cinque leggi approvate, ne mancano due.
Abbiamo finalmente approvato la legge sull’amianto che istituisce uno sportello regionale per sensibilizzare le comunità sulla questione istituendo anche un protocollo di sorveglianza sanitaria. Infine la legge sulla mobilità nuova che punta sulla mobilità ciclabile intermodale anche con il recupero dei tracciati delle ferrovie dismesse e dei cammini storici con incentivi per ridurre il traffico di auto private fino al 40%.
Mi pare che queste tematiche siano ben presenti anche nella politica dei 5stelle.
La differenza è che loro queste politiche le annunciano mentre l’amministrazione Zingaretti le va realizzando. Tenga presente che per gli ecocentri per i rifiuti la Regione ha investito 200 milioni e altri 100 milioni sull’efficientamento degli edifici pubblici con risparmio energetico e meno costi.
La sindaca Raggi parla tanto di economia circolare dei materiali, ma poi non realizza ancora niente con il che dà fiato ai fans dei termovalorizzatori.
Parisi afferma che sarebbe già sufficiente realizzare gli impianti previsti dal piano regionale dei rifiuti.
Non è compito della Regione realizzare gli impianti, ma pianificarli poi sono i comuni, con l’aiuto finanziario della Regione a doverli realizzare. Noi abbiamo indicato un modello che esclude la termovalorizzazione e puntiamo a chiudere quelli esistenti.…
Quello di Colleferro ad esempio la cui chiusura potrebbe determinare almeno 80 disoccupati?
Non è più tempo di contrapporre ambiente e occupazione. Tenga presente che il Lazio è la terza regione in Italia che vanta imprese di green economy e l’economia ‘verde’, che dà occupazione, è l’unica che non abbia subito gli effetti della crisi economica. Per questo sono contraria al revamping del bruciatore di Colleferro.
Non mi sembra che anche in questo caso la vostra posizione sia molto differente da quella dei 5stelle.
Loro non hanno una vision generale del problema che porti a delle soluzioni pratiche e immediate, per giunta non li ho mai sentiti parlare di cambiamenti climatici e di strategie e misure urgenti da prendere….
Eppure la sindaca Raggi di ritorno dal Messico ha deciso di eliminare i diesel dalla città già dal 2024….
Eppure questo aspetto relativo ai cambiamenti climatici nel programma di Roberta Lombardi non compare, mentre è ben presente nel programma di Zingaretti. Ed è proprio questo aspetto che rappresenta il futuro dell’occupazione, dell’economia e della qualità della vita. Pensi ad esempio al lavoro che ha fatto questa amministrazione per la tutela dei parchi che abbiamo rilanciato e che rappresentano più del 12% del nostro territorio.
Lei è entrata alla Pisana con il listino, quindi in un certo senso è stata nominata e non eletta. Come si trova a dover correre per questa campagna elettorale.
Una esperienza del tutto nuova, unica eletta con il listino nel 2013 a voler correre da sola con il Pd dimostrando che anche noi, i cosiddetti nominati, siamo in grado di prendere i voti.
Secondo lei il Pd di oggi è un partito a forte connotazione ambientalista?
No, sicuramente il Pd non è un partito ambientalista in senso stretto. Però ci dobbiamo lavorare perché c’è una grande attenzione a questi problemi con ha dimostrato dallo stesso Zingaretti al cui programma sui temi dell’ambiente ho personalmente contribuito. Ma dal partito questi temi non vengono ancora considerati cruciali e strategici anche se ormai il tema dell’ambiente riscuote una grande attenzione soprattutto fra i giovani.
Ultima domanda, un giudizio sull’andamento di questa campagna elettorale per le regionali.
Troppo schiacciata dalla competizione per le elezioni politiche che dai media stessi lascia poco spazio alle tematiche della nostra regione.
Giuliano Longo