La prospettiva dei bandi europei di gara del prossimo anno sul trasporto pubblico locale sta generando una diffusa orticaria tra le forze politiche.
Nota la posizione dei 5stelle, timorosi che qualche soggetto più capace di loro metta mano a questo settore ormai allo sfascio, tanto che proprio per evitare il bando, la sindaca Raggi ha rinnovato il contratto di servizio Atac sino al 2021.Nel frattempo si attende l’ok del Tribunale Fallimentare sul famoso concordato dopo il parere positivo della Procura.
Ora l’epidemia, che nella sostanza sottende alla paura che i privati o le FS entrino nel settore, va estendendosi anche alla Pisana.
Infatti ieri il consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dal Movimento e votata dal Pd che potrebbe archiviare il bando europeo per la Roma-Lido, la Roma-Viterbo e la Roma-Giardinetti le tre linee gestite (con evidente successo) da Atac, ma di proprietà della Regione.
Il testo approvato, con qualche modifica, nella sostanza prevedere la proprietà delle 3 linee venga trasferita al Comune di Roma e la Giunta s’impegna a «valutare» la cessione mentre la parte che riguarda il bando è stata eliminata.
Esulta il consigliere regionale 5stelle Davide Porrello che avrebbe preferito «maggiore coraggio da parte della Giunta Zingaretti e della maggioranza nell’accettare un atto di indirizzo più netto che avrebbe impegnato direttamente il Governo regionale a cedere le ferrovie Ex Concesse al Comune di Roma» e considera questa votazione di indirizzo «solo come il primo passo di un percorso che proseguirà in Commissione Trasporti già martedì».
In effetti Porrello aveva chiesto di «sospendere» la procedura di evidenza pubblica relativa all’affidamento per 9 anni del servizio di trasporto pubblico sulle ex concesse», ma poi la discussione è stata rinviata alla commissione consiliare.
L’impressione è che sulle tre linee concesse si giochi la partita politica fra Zingaretti e i 5stelle per garantire la sopravvivenza di questa giunta che in aula non ha i numeri anche se l’eventuale cessione delle 3 linee al Comune prevede una procedura lunga e complessa.
Se ne capirà di più quando e se verrà eliminata ufficialmente la possibilità della gara del prossimo anno.
A tal proposito, forse per nostra disattenzione, non ci è pervenuta la posizione dei Radicali in maggioranza (in particolare quella del consigliere Capriccioli) che si apprestano ad affrontare il referendum pubblico su Atac che invece apre alla possibilità di un ingresso ai privati nella società.
D’altra parte l’ex assessore capitolino alle partecipate, Colomban, con una intervista al Messaggero, spiega che lui era favorevole all’ingresso delle FS in Atac e contrario a quel concordato frutto della ‘consulenza’ di Lanzalone indagato per la vicenda dello Stadio.
Va infine detto che la vocazione grillina ad evitare i bandi che aprano la strada ai privati, coincide con quella di parte del Pd che già qualche anno fra fece saltare il project financing per la Roma Lido proposto dalla cordata Rapt (francese) e Ansaldo.
Quindi le basi di una intesa politica ci sono quanto a vantaggio per il trasporto pubblico locale è tutto da dimostrare.
Giuliano Longo