Il 14 agosto con decreto del presidente della Regione viene nominato il consiglio di amministrazione di Cotral che conferma alla presidenza Amalia Colaceci e consigliere il dott. Enrico Maria Capozzi già nominato nel dicembre scorso, new entry l’avv. Massimo Buccioni, tutti ovviamente corrispondenti ai requisiti di legge richieste per le le nomine pubbliche.
Nella giornata di ieri una testata on line diffondeva la notizia che Buccioni avrebbe assunto l’incarico di amministratore delegato di Cotral notizia che la stessa presidente Colaceci, da noi interpellata, ha smentito facendo presente che lei è presidente di Cotral con tutte le deleghe e non ci sarà nessun Ad perché, ha aggiunto «ragioneremo, eventualmente, di un Direttore Generale da scegliersi con bando pubblico».
D’altra parte, ha aggiunto «nel decreto presidenziale di nomina del cda l’avv. Buccioni è indicato come consigliere, se invece doveva essere AD il decreto avrebbe dovuto indicarlo, perché è il Presidente della Regione che indica i ruoli.»
Quanto all’insinuazione presente nell’articolo citato di un presunto blitz di Ferragosto, sempre la presidente di Cotral ha chiarito che il cda era scaduto il 27 giugno, da quella data c’è un periodo di prorogatio dopo di che la legge prevede l’obbligo di ricostituire il cda.
Comunque l’intento dell’articolo della testata on line era evidentemente politico rimarcando la vicinanza politica dell’avv. Buccioni al consigliere Sergio Pirozzi che nello stesso articolo viene indicato come il terzo consigliere di soccorso per garantire a Zingaretti la maggioranza alla Pisana.
Terzo dopo il cosiddetto accordo d’aula raggiunto con i due consiglieri del gruppo misto, Enrico Cavallari (espulso a suo tempo dalla Lega) l’8 agosto nominato presidente del Comitato monitoraggio attuazione leggi e Giuseppe Cangemi (fuoruscito da Forza Italia) eletto vice presidente d’aula sempre nella seduta consiliare di quel giorno.
Insomma un incarico, quello di Buccioni, frutto di un accordo politico.
Retroscena che interessano ben poco alla Colaceci che dopo anni di lavoro con l’Ad uscente Arrigo Giana è riuscita a risanare i conti di una azienda rinnovandola strutturalmente e nei mezzi circolanti dopo che per anni la politica ha cannibalizzato l’azienda.
Come ha ammesso la stessa Amalia Colaceci nel corso del breve nostro colloquio, affermando: «È stata proprio questa logica di buttarla sempre in politica che ha rovinato società come Cotral».
Giuliano Longo