Rifiuti, Robilotta: «L’impianto proposto da Zingaretti è lo stesso di quello che propose Grillo?»

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«Da quello che sta succedendo, al di là delle schermaglie, mi pare di capire che Zingaretti e la Raggi abbiano trovato un accordo nel chiudere definitivamente il termovalorizzatore di Colleferro e sulla proposta della Regione del progetto di un impianto che pare faccia sparire con la bacchetta magica anche l’esigenza della discarica romana.

Intanto di questo nuovo fantomatico impianto non è stato detto molto ma stando alle dichiarazioni del Presidente Zingaretti e dell’assessore Valeriani si tratterebbe di un impianto di biorigenerazione della fos e degli scarti prodotti dagli impianti Tmb romani, una tecnologia già in uso in diverse parti d’Europa come a Barcellona con l’EcoparK.

Se la memoria non mi inganna si tratterebbe degli stessi impianti che propose Beppe Grillo per Roma, non più tardi di unno fa dopo una visita a Barcellona.

E sempre se la memoria non mi inganna l’allora assessore ai rifiuti della Regione Lazio sbeffeggiò la proposta spiegando che a Roma c’erano già 4 Tmb e che a Barcellona c’era sia il termovalorizzatore che la discarica.

Ora studiando un po’ il sistema di gestione dei rifiuti spagnoli si può vedere che l’area Metropolitana di Barcellona (3,2 milioni di abitanti e 32 milioni di turisti l’anno) produce circa 4mila tonnellate di rifiuti al giorno. Per smaltirli Barcellona ha 4 impianti di Tmb ( Ecoparco 1, 2, 3 e 4), un inceneritore con tre linee ed una discarica che riceve lo stabilizzato e gli scarti della lavorazione degli impianti.

So bene, poi, che ci sono studi e progettazione di impianti moderni per la produzione commerciale di biocarburi ecologici sia all’estero che in Italia, ma si tratta di progetti di là da venire che non possono risolvere il problema nei prossimi anni. Ma so anche che imprese italiane esperte del settore hanno già bussato diverse volte alle porte della Regione con progetti che vanno in questa direzione, senza avere nessuna risposta.

Non ci vuole comunque molto a capire che i conti non tornano con quanto abbiamo letto, e in ogni a caso, anche a voler credere senza discutere a quanto dichiarato, resta sempre il problema del cdr che producono i Tmb.

Stando agli ultimi dati i quattro Tmb di Roma, che hanno una capacità di trattare circa 900mila tonnellate all’anno di rifiuto indifferenziato, producono circa 500mila tonnellate all’anno di cdr, che non possono essere valorizzate dall’unico termovalorizzatore presente nel Lazio, quello di S. Vittore che non basta, e vengono portate in impianti di altre Regioni o all’Estero. Cosa che costa e fa alzare di molto la tariffa rifiuti romana che è tra le più alte.

Ecco perché in ogni caso servirebbe il termovalorizzatore di Colleferro. Ma questo lo sanno bene anche in Regione, tanto che la giunta per far venire meno l’esigenza dell’impianto vorrebbe far modificare gli attuali Tmb per produrre non più Cdr ma Css, che può essere bruciato sia nei cementifici, Colleferro e Guidonia, che nella centrale di Civitavecchia. Questo non lo dico io ma è scritto in documenti ufficiali della Regione ed è stato anche dichiarato in aula consiliare sia dall’ex assessore Buschini che dall’attuale.

Nel frattempo di pensare a nuovi impianti di là da venire l’emergenza rifiuti è sotto gli occhi di tutti e dunque bisognerà trovare qualche soluzione.

Non ci vuole molto a capire che Zingaretti e la Raggi si accorderanno sul conferire i rifiuti di Roma nella discarica di Colleferro che, riaperta da poco, è per dimensione la più grande discarica del Lazio».

Donato Robilotta  

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