“Per sfiduciare un presidente ci deve essere la assoluta necessita di avere i numeri altrimenti e’ una operazione di immagine e non si va a dama. Come una squadra che fa possesso palla e non fa mai gol. Capisco la goduria di Zingaretti: le forze politiche che hanno piu’ consiglieri si attaccano tra loro”. Cosi’ il consigliere regionale del Lazio Sergio Pirozzi, nel corso della discussione della mozione di sfiducia a Nicola Zingaretti. “Cosi’ e’ impossibile avere 24, 25 o 26 consiglieri che votano la sfiducia. Al netto degli assenti. Lei e’ fortunato, presidente – ha proseguito – Ora convocare questo Consiglio non porta a risultati. Se vogliamo la sfiducia, mettiamoci tutti, io, M5s e centrodestra a rifarla, con i contenuti. Era partita ‘per gioco’, poi s’e’ incastrata. Oggi non ci sono i numeri, la voto se ho tempo di votarla perche’ devo andare in Puglia a raccontare come questa Regione ha votato, all’unanimita’, una legge sul rischio sismico?: siamo ultimi in tanti campi ma su questo siamo primi. La mozione va condivisa, il M5s ha bisogno del centrodestra e viceversa, e tutti hanno bisogno del ‘povero’ Pirozzi. Se volevamo mandarlo a casa andavamo dal notaio. Oggi i numeri non ci stanno, possiamo andare tutti via – ha concluso Pirozzi – Facciamo piuttosto un documento nuovo, con le proposte nel merito, non sul sesso degli angeli”.