Zingaretti lancia il manifesto senza il simbolo Pd, è polemica

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Nicola Zingaretti, arrivato primo nei circoli, lancia online il manifesto per le primarie del 3 marzo e non c’è il simbolo del Pd. “‘Piazza Grande’ è così da mesi e ve ne accorgete ora? – posta a stretto giro il governatore del Lazio, come ad anticipare le polemiche -. Stiamo aprendo e allargando la base popolare del Pd. Ricostruire il Pd: spero che nessuno lo consideri un problema”. Dalla mozione di Maurizio Martina fanno sapere che loro “il simbolo lo mettono ovunque”.

“Nicola sei candidato alle primarie per diventare segretario – risponde Roberto Giachetti, l’altro rivale -. E in tutta la tua campagna hai fatto sparire il nostro simbolo. È molto grave. Se pensi a qualcosa di diverso dal Pd, forse per far rientrare chi se ne è andato, è giusto che i nostri elettori lo sappiano”. E a marzo sulla scheda gli elettori troveranno dall’alto in basso Martina, Zingaretti e Giachetti: lo ha stabilito il sorteggio. La questione del simbolo non e’ secondaria: nascondere o rivendicare la storia del partito, che negli ultimi anni sembra essere divenuto inviso a parte consistente dell’elettorato? Carlo Calenda, ad esempio, il logo Pd voleva farlo sparire, per andare oltre i democratici; ultimamente per la sua ipotesi di lista unitaria per le Europee ‘concede’ che i partiti abbiano il proprio simbolo in posizione sottoposta. Zingaretti pero’ ha sempre detto che il simbolo resta, ma il Pd si deve allargare. “Siamo di fronte all’ennesima polemica ridicola: e’ un manifesto di ‘Piazza Grande’ per mobilitare al voto per le primarie Pd – commenta il comitato di Zingaretti -. Sul materiale in alto c’e’ scritto ‘Primarie Partito Democratico. Nicola Zingaretti Segretario'”.

Il governatore esulta per le delibere della Commissione Congresso che permetteranno il voto ai sedicenni alle primarie e dei fuorisede nella citta’ in cui vivono. Una modifica voluta da Zingaretti. “C’era gia’ negli anni scorsi il voto dei minorenni”, ribattono da un altro comitato. Martina intanto si rivolge agli elettori delle primarie e promette “una nuova stagione del partito”. Il weekend del 23-24 febbraio avra’ gazebo in 100 citta’ per diffondere la sua proposta. Inizia la caccia al voto utile dei ‘giachettiani’, oltre l’11% nei circoli nella prima fase. Giusto quel che manca a Martina per raggiungere l’oltre 47% di Zingaretti. Ma con le primarie aperte il quadro potrebbe essere del tutto diverso.

“Nicola sei candidato alle primarie del PD, per diventare segretario del PD. E in tutta la tua campagna hai fatto sparire il nostro simbolo. È molto grave. Se pensi a qualcosa di diverso dal PD, forse per far rientrare chi se ne e’ andato, e’ giusto che i nostri elettori lo sappiano”. Cosi’ Roberto Giachetti.

“Sono convinto che l`assenza del simbolo del Pd sul manifesto di Zingaretti sia solo un`esigenza di grafica. Non penso che il simbolo del PD sia screditato, siamo ancora il secondo partito nel Paese, stando alle elezioni del 4 marzo”. Così Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, ospite diOtto e mezzo su La7. “Alle primarie del Pd penso che un milione di votanti sarebbe una spinta forte per una robusta opposizione. Nella società sta crescendo l`esigenza di una forza di opposizione a questo governo”, ha aggiunto Delrio.

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