Rifiuti, Emiliano Minnucci: «Il piano di Zingaretti serio, concreto e puntuale. Ora tocca al Campidoglio e alla Città Metropolitana»

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«Bisogna dare atto a Zingaretti di aver tenuto fede alle sue responsabilità, amministrative, politiche e istituzionali, tanto da presentare entro il termine prefissato le linee guida di un Piano atteso da anni, serio ma soprattutto concreto e puntuale. Il tema rifiuti per Roma, e dunque per il Lazio, rappresenta una vera e propria emergenza. È un dato di fatto che non possiamo trascurare o nascondere ai nostri cittadini. Roma registra una raccolta differenziata al 44,5% e produce il 60% dei rifiuti dell’intero territorio regionale, smaltendo peraltro il 100% di indifferenziato fuori dai confini comunali. Tutto questo a fronte di una spesa complessiva, per trasportare i rifiuti fuori città e dunque fuori regione, pari a 90mila euro al giorno e 40milioni l’anno. Capite bene che un trend del genere è pressoché insostenibile. Abbiamo la seria necessità di sovvertire questo trend e possiamo farlo, già oggi, guardando positivamente le linee guida promosse dalla Giunta e oggi al vaglio del Consiglio. È giunto il tempo delle responsabilità politiche: la Regione, in questo senso, ha fatto un importante passo in avanti. Ora tocca anche al Campidoglio e alla Città Metropolitana, partendo dal presupposto che i Comuni del Lazio, in maniera particolare quelli dell’area metropolitana di Roma, non possono subire decisioni ma, piuttosto, esserne protagonisti. I sindaci dell’ex provincia hanno tutto il diritto di sedere intorno a un tavolo e lavorare con pari dignità, rispetto anche alla stessa Raggi, per affrontare concretamente un tema fondamentale che scandisce lo sviluppo e la crescita dei rispettivi territori. Perché il Sindaco di Castelnuovo di Porto o di Riano, piuttosto che quello di Fiumicino, devono correre il rischio di ospitare una discarica per Roma se, al loro volta e per anni ormai, hanno messo in atto una raccolta differenziata puntuale, porta a porta, che impegna seriamente i cittadini residenti e, non per ultimo, le casse comunali? È questa la domanda che dovrebbero porsi a Roma. In tal senso, poi, è fondamentale insistere anche su un altro aspetto che non può passare inosservato, né banalizzato, e che riguarda la localizzazione di una o più eventuali discariche per Roma dentro i propri confini. Quando parliamo di confini dobbiamo stare attenti, soprattutto in riferimento a tutti quei casi in cui l’individuazione delle aree bianche coincide o a strettissimo ridosso dei comuni di cintura o di quadranti periferici già martoriati negli anni, come Valle Galeria o Tragliatella. Il caso di Pian dell’Olmo è evidente: una discarica lì, se pur amministrativamente dentro i confini del XV Municipio e perciò di Roma, avrebbe ripercussioni devastanti per il Comune di Riano e per la sua comunità residente. Per questo dobbiamo puntare con forza e determinazione su quell’autosufficienza degli ATO, uno per ogni provincia ed un nuovo Sub Ato per Roma, come previsto in maniera preminente dalle linee guida presentate da Zingaretti. L’istituzione di questi Ambiti Territoriali Ottimali e soprattutto del Sub Ato di Roma, rappresentano una vera garanzia per evitare gravi ricadute solo sui territori di confine. Ora, in definitiva, si aprirà una fase di ascolto lunga sei mesi e utile a raccogliere osservazioni ed emendamenti prima della stesura definitiva del Piano. Nel frattempo ha inizio il percorso della Vas».

 Emiliano Minnucci

 

 

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