E’ fallito il tentativo di conciliazione del Prefetto di Roma Franco Gabrielli sulla vertenza scuola aperta dai sindacati con il Campidoglio. Lo fa sapere il segretario della Fp Cgil di Roma, Natale di Cola, dopo il tavolo di questa mattina in Prefettura convocato per cercare un’intesa sul tema del salario accessorio. Il 27 maggio quindi ci sarà lo sciopero delle maestre e del personale degli asili e delle scuole dell’infanzia indetto da Cgil e Cisl.
“L’Atto unilaterale è diventato un vessillo dell’inefficienza, sempre più simbolo del fallimento di un modello non partecipativo, dove si vuole decidere per tutti senza ascoltare le ragioni dei lavoratori e le necessità reali dei servizi alla cittadinanza”.
Lo dicono la Cgil Roma e Lazio e la Cisl Fp Rieti, che hanno indetto uno sciopero per il 27 maggio, per tutto il personale docente delle scuole dell’infanzia e degli asili nido. Infatti, dopo aver elencato al Prefetto “tutti gli elementi di illegittimità organizzativa della deliberazione di giunta n. 236 del 1 agosto 2014”, i sindacati hanno evidenziato “che per il settore educativo-scolastico occorre fare un passo indietro, sospendere l’atto unilaterale, aprire tavoli specifici di confronto sull’organizzazione del lavoro delle insegnanti scuola infanzia e delle educatrici asili nido; in caso contrario il settore imploderà su se stesso e a pagare il salato prezzo saranno, prima di tutto, i bambini e le loro famiglie”. Per questo si dicono “pronti a ragionare per trovare soluzioni, difendendo senza indietreggiare diritti e dignità delle lavoratrici”, nonostante “non abbiamo colto la stessa disponibilità nell’amministrazione”.
Per la Cgil Roma e Lazio e la Cisl Fp di Rieti “nonostante il continuo ”puntello” del Prefetto che ha cercato ogni strada possibile per avvicinare le posizioni delle parti, Roma capitale si è graniticamente arroccata sulle proprie posizioni, non intendendo sospendere l’atto unilaterale per il settore educativo-scolastico, pretendendo un accordo definitivo, ma ignorando che, senza la citata sospensione dell’atto, oggi non è garantita la qualità del servizio e la sicurezza dei lavoratori e dei bambini (siamo addirittura in carenza di personale ausiliario, cosi che tante strutture non sono adeguatamente vigilate)”. Purtroppo “il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine. La vertenza continua, lo stato di agitazione non sarà ritirato”, concludono la Cgil di Roma e Lazio e la Cisl Fp Rieti.
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