Il giustizialismo dei 5stelle naufraga nel tritacarne della Raggi

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Dopo il siluramento dell’ex procuratore della Corte dei Conti del Lazio Raffaele De Dominicis destituito dal ruolo di assessore al Bilancio ancor prima di varcare la soglia del Campidoglio, proseguono le polemiche e anche piuttosto vivaci. Il dott. De Dominicis nelle interviste successive alla “destituzione” ha usato toni molto duri nei confronti del Movimento di Grillo paragonato a una troupe di dilettanti della politica, che peraltro «non hanno concluso gli studi», un po’ ignoranti insomma. Non va dimenticato tuttavia che quegli stessi giornaloni che ospitano le interviste dell’ex procuratore pochi giorni fa ironizzavano sulla sua incerta padronanza della lingua inglese e su alcune uscite nel corso della sua battaglia contro le onnipotenti agenzie internazionali di rating. In ogni caso, anche per il ruolo istituzionale che ha svolto, De Dominicis non è tipo da incassare colpi bassi e gratuite ironie senza reagire, non si escludono quindi azioni giudiziarie da parte dell’interessato.
LA MOTIVAZIONE – La sindaca Raggi ha motivato l’esclusione per la sua iscrizione al registro degli indagati, situazione che riguarda anche l’assessora Muraro che invece rimane al suo posto. Ma uno dei cavalli di battaglia amplificato dalla stampa, riguarda i rapporti fra De Dominicis e lo studio Sammarco che non solo è stato il datore di lavoro di Virginia Raggi fino a poco tempo fa, ma per motivi professionali collabora con lo studio dell’avv. Previti noto per le sue vicende giudiziarie ai tempi di Berlusconi. Ed è proprio in merito ai rapporti fra De Dominicias con il suo studio che l’avvocato Pieremilio si è sentito in dovere di precisare quanto segue.
LA PRECISAZIONE – «In riferimento all’articolo pubblicato oggi sul quotidiano “La Repubblica” dal titolo “Riecco l’ombra Sammarco nel giallo che costa il posto all’assessore-magistrato”, mi preme sottolineare che il sottoscritto non conosce nè ha avuto rapporti di tipo personale e professionale con il dottor Raffaele De Dominicis. Il dottor De Dominicis non è e non è mai stato cliente presso lo studio di cui sono titolare nè è o è mai stato cliente presso lo studio di mio fratello Alessandro, penalista. Ribadisco il concetto per non dare adito ad ulteriori illazioni o strumentalizzazioni: nè io nè mio fratello abbiamo mai avuto rapporti con il dottor De Dominicis». Una bufala giornalistica quindi gravida di conseguenze giudiziarie? Eppure il 5 settembre intervistato da Corriere della Sera, alla domanda “Come nasce la sua candidatura?”, De Dominicis rispondeva «Un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione».
IL MISTERO – Mentre il mistero sulla vicenda si infittisce, resta il fatto che la vocazione giustizialista dei 5stelle li orienterebbe ad avvalersi di ex magistrati, ma dopo le esperienze di De Dominicis, Carla Romana Raineri capo di gabinetto dimessasi e Daniela Morgante inizialmente contattata per il Bilancio, sarebbe il caso che rivolgessero la loro attenzione altrove. Sempre che qualche magistrato anche in pensione, sia disposto a farsi gettare nel tritacarne grillino che da oltre due mesi funziona egregiamente.
Giuliano Longo

(foto profilo facebook Virginia Raggi)

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