Atac, Faisa: coi volontari-spaventapasseri non aumenta la sicurezza

Il segretario regionale Claudio De Francesco punta il dito contro l'avviso pubblicato oggi

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“Ormai siamo all’assurdo, o alla ‘Fantasia’ più inimmaginabile: invece di investire, si ingaggiano degli ‘spaventapasseri’ per ‘innalzare la percezione di sicurezza sui mezzi e sulle strutture del trasporto pubblico”. A parlare è Claudio De Francesco, segretario regionale Faisa Confail, dopo l’avviso pubblicato oggi da Atac con il quale si cerca un’associazione del terzo settore che metta a disposizione dei volontari per presidiare 38 tra linee bus-tram, parcheggi di scambio o capolinea.

Il progetto denominato “Presenza amica nel tpl romano”, che costerà 350.000 euro per un anno, prevede che l’aggiudicatario dell’appalto doti i volontari di “una divisa sociale con caratteristiche deterrenti in ambito security”, provveda “ad assicurarli contro morte, infortuni e responsabilità civile verso terzi”, garantisca “il decoro nel comportamento dei volontari”.

“Si stanno buttando i soldi dei cittadini – conclude De Francesco – A cosa servono questi volontari quando c’è già una gara per la vigilanza privata? Cosa potranno fare in caso di emergenza? Ci si rende conto che si mandano delle persone impreparate e disarmate allo sbaraglio? Se questa è la risposta alle ripetute aggressioni ai danni degli autisti Atac e ai malviventi che commettono reati sui bus stiamo freschi”.

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