Gratteri a Roma incontra studenti con Zingaretti

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Un libro che e’ allo stesso tempo un grido d’allarme e una dichiarazione di guerra”: tra le tappe delle presentazioni di “Storia segreta della ‘ndrangheta” (Le Scie, Mondadori) c’e’ grande attesa per il confronto romano di domani, a partire dalle ore 10.30, tra il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso e gli studenti degli istituti superiori. Accanto agli autori, sul palco del Teatro Vittoria, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente dell’Osservatorio per la Legalita’ e la Sicurezza Gianpiero Cioffredi. L’incontro, condotto dai giornalisti Paola Bottero e Alessandro Russo, dara’ spazio anche alle sollecitazioni e alle domande degli studenti. La Regione Lazio, che ha promosso l’evento insieme all’Associazione culturale Incroci, conferma cosi’ il proprio impegno sul versante della mobilitazione etica contro le mafie e della predisposizione di strumenti utili allo studio e al contrasto della criminalita’ organizzata.

Il libro scritto a due mani dal magistrato antimafia, tra i piu’ conosciuti e apprezzati a livello internazionale, e da uno tra i massimi esperti mondiali di ‘ndrangheta, sta scalando le classifiche di vendita (appena uscito e’ gia’ stato ristampato) ed e’ l’ultimo di una serie di fortunati best seller con cui i due autori hanno svelato al mondo i meccanismi della mafia calabrese, “una delle organizzazioni criminali piu’ pericolose e potenti del pianeta, con un fatturato annuo di diverse decine di miliardi di euro, in gran parte provenienti dal traffico internazionale di cocaina”. “Grazie alla sua enorme capacita’ di stringere relazioni con il potere – spiegano gli autori – la ‘ndrangheta si e’ radicata in quasi tutti i continenti e ha assunto una dimensione “globale”, in un singolare connubio di tradizione e adattabilita’, forza d’urto e mediazione, logiche tribali e cointeressenze politico-finanziarie. Ma la ‘ndrangheta e’ anche, incredibilmente, l’organizzazione mafiosa meno conosciuta, tanto che non molti anni fa, prima della strage di Duisburg in Germania, era ancora considerata una versione casereccia e “stracciona” di Cosa nostra”.

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