Il candidato alla presidenza Figc, Andrea Abodi, non dà per scontata la conferma di Carlo Tavecchio come capo della Federcalcio italiana.
Lo ha detto chiaramente al suo arrivo all’Hotel Hilton di Fiumicino, dove questa mattina è in programma l’assemblea elettiva. «Questa – ha detto ai giornalisti – è come una partita di calcio e come ogni partita non c’è mai un risultato scontato. Vedremo chi avrà più coraggio, chi sarà più generoso e chi avrà più fantasia, come cantava De Gregori». Alla domanda se si sente emozionato Abodi per l’occasione ha risposto «Siamo uomini, è giusto e anche bello provare emozione perché è una giornata importante: in parte è il coronamento di un percorso e in parte, magari, è l’inizio di uno nuovo» avendo sottocchio i sondaggi che danno Tavecchio in leggero vantaggio.
«I sondaggi – sottolinea – sono fatti per essere smentiti, è difficile entrare in profondità nella volontà di 279 persone, molte delle quali hanno paura di dire quello che pensano e questo mi rattrista, perché vorrei più chiarezza, trasparenza e libertà di pensiero». Se è vero che molti seguiranno gli ordini di scuderia, ha aggiunto «c’è l’interesse specifico di ogni componente ma non dobbiamo mai perdere l’allenamento a pensare con la nostra testa.» Il presidente dimissionario della Lega B poi rivela che «con Tavecchio ci siamo visti ieri sera e ci siamo salutati. Tavecchio ha la febbre? E io ho avuto una notte col mal di denti, quindi siamo pari» Aggiungendo che il voto segreto conta. Quindi si augura che nella segretezza del voto «ci sia un minimo di confronto con la propria coscienza e si possa dare la giusta risposta alla domanda sul calcio che vogliamo domani».
GL