La 19ª edizione della manifestazione podistica su strada organizzata dall’ACSI Nazionale in collaborazione con ACSI Italia Atletica e ACSI Campidoglio Palatino, con il patrocinio di Ministero della Salute, Istituto Superiore della Sanità, CONI, Fidal, Roma Capitale, Regione Lazio, Consiglio Regionale del Lazio, Parco Regionale dell’Appia Antica e Soprintendenza speciale dell’Appia Antica, ha visto 6.000 atleti alla partenza.
Di questi, ben 4406 hanno tagliato il traguardo della 13 km, stabilendo il record di atleti arrivati della manifestazione; ai quali aggiungere gli oltre 1000 giunti all’arrivo della 4 km.
Al termine della Roma Appia Run più veloce di sempre, il traguardo è stato tagliato dall’atleta azzurro dell’Esercito Said El Otmani che per la prima volta nella storia della gara è sceso sotto il muro dei 39 minuti con un lusinghiero 38:20; alle sue spalle il moldavo Roman Prodius (LBM Sport Team) con 39:01 e il marocchino Said Dourmi (Atl. Biotekna Marcon) sull’ultimo gradino del podio con il tempo di 39:23.
Tra le donne, dopo il secondo posto del 2002, ha trionfato un’altra atleta dell’Esercito, l’italo-marocchina Nadia Ejjafini che ha fermato il cronometro su un prestigioso 44:02; dietro di lei la vincitrice dell’edizione 2015, la marocchina Meriyem Lamachi (ASD Caivano Runners) con 44:52 e la francese Hanan Farhoun terza con 47:01.
La prova ideata da Roberto De Benedittis, unica
gara al mondo su ben 5 pavimentazioni diverse (asfalto, sampietrino, basolato lavico, sterrato e per finire la pista dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla), dopo anni è tornata a
transitare attraverso uno spaccato affascinante e suggestivo, Via di Porta S. Sebastiano, portando gli atleti ad immettersi sull’Appia Antica, passare sotto l’arco di Druso, per poi procedere attraverso tutti gli altri storici scenari: la Tomba di Cecilia Metella il Circo di Massenzio, il Quo Vadis, il Bosco Sacro, il Ninfeo di Egeria all’interno del Parco della Caffarella, fino all’arrivo allo stadio delle Terme di Caracalla.
Grandi applausi a fine gara per i 150 superanziani dell’Accademia Nazionale di Cultura Sportiva che hanno participato alla non competitiva di 4 km guidati dal Prof. Michele Panzarino.
Per il terzo anno consecutivo ROMA APPIA RUN ha legato il proprio nome alla campagna “Alcohol Prevention Race”, per la prevenzione dell’abuso dell’alcool nelle giovani generazioni, promossa dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità.